Ultimi giorni
per impugnare i contratti precari irregolari degli ultimi anni e
ottenere l’assunzione a tempo indeterminato
(di Francesca Cassarà) (da Flc-Cgil
Palermo)
Il Parlamento ha deciso di indirizzare un “pacco dono” natalizio
a chiunque abbia avuto in passato un contratto di lavoro precario ora
scaduto. Contiene una piccola bomba ad orologeria il cui conto alla
rovescia scadrà il 21 Gennaio 2011. Ma andiamo con ordine.
Come si sa è pratica diffusa da parte dei datori di lavoro italiani
quella di stipulare dei contratti a tempo determinato per risparmiare e
non assumere a tempo indeterminato, spesso illegittimamente.
Negli ultimi mesi diversi lavoratori, nel pubblico e nel privato, hanno
fatto causa ai datori di lavoro, impugnando i propri contratti di
lavoro “atipici” irregolari e ottenendo risarcimenti o l’assunzione a
tempo indeterminato.
Di fronte a questa “emergenza”, che avrebbe potuto portare moltissimi
lavoratori a uscire dalla condizione di precariato, il Parlamento ha
preso subito delle contromisure.
I nostri parlamentari hanno infatti approvato una legge, il cosiddetto
Collegato Lavoro, che limita la possibilità di contestare le
irregolarità nei contratti di lavoro precario ai 60 giorni che seguono
la scadenza del contratto.
In passato era possibile impugnare i contratti senza limite di tempo.
Questa nuova legge, invece, vale retroattivamente per tutti i contratti
di lavoro del passato: ciò vuol dire che migliaia di lavoratori precari
licenziati negli anni scorsi, che avrebbero potuto fare causa al datore
di lavoro senza limiti di tempo, se non agiranno entro il 21 gennaio
del 2011, verranno privati per sempre di questo diritto.
Insomma si tratta di una sanatoria mascherata dei datori di lavoro che
hanno agito illecitamente nei confronti dei lavoratori. Un colpo di
spugna che cancella i diritti dei lavoratori precari.
Cosa può fare allora chiunque abbia avuto un contratto di lavoro
precario e sospetti anche minimamente la presenza di irregolarità in
esso?
Non è necessario avviare la causa subito, ma è assolutamente
indispensabile mandare prima del 21 gennaio una raccomandata con
ricevuta di ritorno al proprio ex datore di lavoro, in cui si riportano
gli estremi del contratto e se ne contesta l’irregolarità.
È consigliabile farlo perché la stragrande maggioranza dei contratti di
lavoro “atipici” contengono palesi irregolarità. In tal caso è
possibile ottenere risarcimenti fino a 12 mensilità di salario e la
trasformazione del contratto a progetto in assunzione a tempo
indeterminato.
Diverse organizzazioni hanno deciso di mettersi a disposizione per
tutelare i lavoratori precari, aiutarli a scrivere la raccomandata e
valutare la possibilità di fare ricorso: la Cgil, i sindacati di base,
la Federazione della Sinistra, i Giovani Comunisti fra gli altri.
L’invio della raccomandata entro il 21 gennaio è necessario per evitare
di perdere per sempre la possibilità di fare valere i propri diritti.
Dopo averla inviata, saranno disponibili 270 giorni (9 mesi) per
valutare in dettaglio caso per caso e per depositare il ricorso. Presso
le organizzazioni citate saranno presenti esperti e legali che
forniranno la consulenza legale a prezzi equi contrattati dalle
organizzazioni.
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