Nessun punteggio
aggiuntivo agli studenti superbravi alla maturità interessati
all'accesso alle facoltà universitarie più ambite: la norma, prevista
quattro anni fa dal governo Prodi, che prevedeva la possibilità di
assegnare una 'dote' di 25 punti nei test di accesso all'università,
non avrà effetto. Il provvedimento, incluso nel decreto
'Milleproroghe', è stato reso noto oggi dal settimanale Tuttoscuola,
secondo cui la sorpresa sarà sicuramente "non gradita per i meritevoli
delle scuole superiori". La mancata assegnazione del bonus, utile
all'accesso alle facoltà a numero chiuso, penalizzerà un numero di
studenti che al termine degli ultimi esami di Stato delle superiori si
è stabilizzata oltre le 30mila unità annue.
Tuttoscuola sottolinea, comunque, che dal 2007 "la norma non ha
mai trovato riscontro: in quattro anni la commissione che lavora al
ministero per l'applicazione della norma non ha raggiunto ancora un
accordo su come calibrare i voti in uscita da diverse scuole e
indirizzi: un 100 preso nell'istituto x può infatti non essere uguale a
quello di un istituto y". L'inapplicabilità della norma si deve, in
particolare, all'eccessivo numero di punti massimi conseguiti nelle
regioni del sud, dove invece le rilevazioni ufficiali sulle competenze
indicano gli studenti del meridione mediamente meno preparati: "il
ministro Gelmini aveva già deciso, sollecitata dai rettori e dalle
facoltà, di abbassare i punti da 25 a 10. Ma anche quest'anno, per
problemi tecnici, i meritevoli - conclude Tuttoscuola - non potranno
spendere il loro diploma nell'accesso all'università". (Apcom)
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