Come sarà l'università
del dopo Gelmini? E cosa diventerà tra qualche anno il Monastero dei
Benedettini? Prova a raccontarcelo, bruciando sul tempo tutti gli
oroscopi di fine anno, la nostra inviata speciale nel futuro.
Dlin dlon. «Si comunica alla gentile clientela che da oggi, per sette
giorni, per ogni massaggio al cioccolato effettuato all'interno della
nostra struttura si potrà ritirare presso la reception del salone di
bellezza un buono valido per una piega omaggio».
I clienti, dal sesso variamente distribuito tra femmine, maschi e
confusi, smisero all'istante di leggere i loro rotocalchi scandalistici
e tesero le orecchie come cani. Avessero avuto la coda, avrebbero
scodinzolato.
Con fare forzatamente indifferente continuarono a passare in rassegna
la foto-storia dell'ultima relazione clandestina dell'ex Presidente del
Consiglio, attualmente Papa, Presidente della Repubblica e
celebratissimo pornoattore, sbuffando per fingere noia. Il piano, per
la maggior parte degli astanti, era il seguente: posare la rivista sul
tavolino della sala d'aspetto e mettersi ad osservare con interesse il
listino prezzi, quindi andare dalla ragazza alla reception e domandare,
noncuranti: «Scusi, in cosa consiste il massaggio al cioccolato?». La
spiegazione li avrebbe pienamente soddisfatti e loro ne avrebbero
prenotato uno immediatamente, sorprendendosi quando la ragazza avesse
aggiunto: «Ecco il coupon per la piega omaggio». «Piega omaggio? Quale
piega omaggio?». «Quella che i nostri altoparlanti hanno annunciato
poco fa». «Uh, non l'ho mica sentita. Sa, stavo leggendo il
giornale...».
Nel giro di poco più di un'ora sarebbero stati prenotati una trentina
di massaggi, ciascuno dei quali costava sei volte una piega.
L'ingegnere Martini, proprietario del Centro Estetica, Benessere,
Relax, Abbronzatura e Quant'altro "Monastero dei Benedettini", era un
mago degli affari. Aveva rilevato questo gigantesco e decrepito
edificio nel pieno centro di Catania poco dopo che la crisi economica
aveva spinto il sindaco a siglare un accordo che destò scalpore con
l'ultimo Rettore, figura mitica dalla leggendaria ignoranza. In
pratica: il Comune avrebbe ceduto gratuitamente l'ex Monastero al
Rettore (non all'Ateneo, al Rettore in persona), a patto che l'Ateneo
(non il Rettore in persona, l'Ateneo) sostenesse da solo tutte le
spese, senza chiedere finanziamenti e roba del genere. La città
insorse: un edificio di quel pregio donato ad un uomo soltanto, che
spreco! Perché non distruggerlo e farne uno stadio per il Catania
Calcio?
Il sindaco si scusò, disse che non ci aveva pensato e, per farsi
perdonare, regalò buste di pasta, chili di pane e croissant, perché
qualcuno gli aveva raccontato la storia di Maria Antonietta di Francia
che, a chi la informava che il popolo aveva fame, rispose: «Che mangino
brioches!».
I catanesi lo perdonarono e lo rielessero ad occhi chiusi, per le
quattordici volte successive.
L'ultimo Rettore, ormai proprietario del Monastero, comunicò che, per
risanare le casse di alcune facoltà particolarmente indebitate, avrebbe
trasformato le vecchie cellette in lussuose stanze da letto da
affittare a ricchi turisti, i quali avrebbero assistito, comodamente
sdraiati sulle lenzuola, alle lezioni che si sarebbero svolte
normalmente, per non danneggiare la didattica.
Ci si rese conto che la situazione stava diventando insostenibile
quando alcune coppie spregiudicate inaugurarono la fortunata stagione
del kamasutra a lezione. Provavano tutte le posizioni, mentre i
professori tentavano di spiegare libri ben più noiosi. Inizialmente,
gli studenti si mostrarono imbarazzati, poi ci presero gusto,
dimenticarono la didattica, gli esami e le lauree, e avviarono un
mercato di contrabbando di filmini amatoriali.
L'ultimo Rettore in persona risolse il problema con un'azione
coraggiosa, netta e convinta: sospese a tempo indeterminato le lezioni,
ma lasciò le stanzedaletto-cellette aperte, piazzando uno studente part
time all'ingresso di ciascuna. Per staccare i biglietti.
continua.....
di Luisa Santangelo
redazione STEP1