25 dicembre 2010 -
Notte di Natale a scuola, senza riscaldamento. L'hanno trascorsa Teo e
Francesco, due studenti del liceo Cannizzaro di Palermo, occupato dal
14 dicembre. I due, di 18 e 17 anni, hanno deciso di mantenere il
presidio di protesta contro la Riforma dormendo sui banchi nei sacchi a
pelo anche nei giorni di festa. E hanno intenzione di andare avanti
almeno sino alla fine delle vacanze.
Dopo l'approvazione della legge Gelmini, e in vista del periodo
natalizio, la quasi totalità delle scuole ha deciso di interrompere la
protesta. Dei circa 40 istituti occupati da metà novembre, a fasi
alterne, soltanto tre hanno deciso di andare avanti: il Cannizzaro,
appunto, la succursale del classico Garibaldi e lo scientifico
Benedetto Croce.
"Resistiamo - dice Teo, appena svegliato dallo squillo del telefono -
per dimostrare che la nostra occupazione non è stata decisa per fare
vacanza. Siamo qui per tenere accesa la fiammella della speranza. E'
vero, il ddl Gelmini è stato approvato, ma questo non fa che aggravare
il disagio degli studenti italiani; è un motivo in più per continuare
la protesta".
Durante il giorno a scuola si radunano un po' di ragazzi, una
cinquantina, "ma la notte - aggiunge Teo - restiamo soli. Ieri sera
sono venuti alcuni genitori a portarci da mangiare, mia madre ha
cucinato lasagne e anelletti al forno, carne lessa con le patate. Tutto
molto buono. Poi sono andati via, ma più tardi qualcuno tornerà. Il
pasto è assicurato".
Domani al Cannizzaro ci sarà un'assemblea dei ragazzi che costituiscono
il servizio d'ordine: "decideremo le iniziative per i prossimi giorni,
ma è nostra intenzione non mollare, su questo punto abbiamo le idee
chiare", spiega Teo.
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