Le neve
attutisce le proteste: ad Aosta solo una quarantina di studenti oggi è
scesa in piazza a protestare contro la Riforma Gelmini in votazione al
Senato. La manifestazione è partita da piazza della Repubblica e si è
chiusa in piazza Chanoux.Protesta degli studenti
La Riforma Gelmini tra poco potrebbe essere realtà, il primo risultato
è un mondo della scuola in rivolta. Studenti in piazza in tutta Italia.
A Roma, dopo gli incidenti delle manifestazioni del 14, il centro
cittadino è bloccato; parlare di clima politico incandescente è dir
poco con esponenti del Governo che hanno addirittura evocato gli
“arresti preventivi”. Ma gli studenti promettono manifestazioni
pacifiche, “nessuna guerra, vogliamo solo manifestare”. Nel loro mirino
ci sono i tagli che la finanziaria impone alla scuola e c’è,
soprattutto, il testo della Gelmini. Gli studenti contestano
l’impostazione della legge, che secondo loro potrebbe portare alla
morte della scuola e dell’università pubbliche in Italia. Sarà il
Natale alle porte, saranno i regali ancora da fare, sarà la neve, sarà
il freddo o più semplicemente sarà che in Valle d’Aosta la Riforma
Gelmini è ben vista, o sarà che grazie al nostro Statuto arriva
attenuata. Forse piace. Non è chiaro. Quello che è evidente è che oggi
in piazza sono scesi in quattro gatti: meno di 40 ragazzi; tutti volti
giovani, nessun docente (per loro la protesta si è chiusa con qualche
ora di sciopero e con la rinuncia alle gite), pochi universitari. La
manifestazione era promossa dal Collettivo studentesco. “Quattro gatti
ma compatti”, urlavano consapevoli gli stessi manifestanti. Un grande
striscione è stato portato in giro per la città, c’era scritto
“Travolgiamoli”, con la o che disegnava una grande onda, per ricordare
il nome che in tutt’Italia la protesta s’è data. Ma, si sa, la Valle
non è luogo di mare, qui c’è più dimestichezza con le valanghe, le onde
si vedono solo in televisione.
Il corteo è partito da piazza della Repubblica per chiudersi in piazza
Chanoux, dove sono rimasti in presidio per alcune ore, con un
furgoncino che trasmetteva musica. Il corteo è partito all’insegna
della cultura, con i ragazzi che si sono appesi al collo i titoli dei
grandi della letteratura, da Pavese a Orwell. Gli scorsi 13 e 14
dicembre altre due manifestazioni avevano colorato la città, nel primo
caso erano scesi in piazza i ragazzi di sinistra, il giorno dopo quelli
di destra. Unendo le due manifestazioni si arrivava a malapena a 100
persone.
di Cristian Pellissier(da http://www.aostasera.it/)
redazione@aetnanet.org