''Sono molto
sorpreso che la Regione Veneto abbia deciso di tagliare i fondi a
sostegno delle scuole pubbliche non statali (o paritarie). I
responsabili del governo della Regione sono consapevoli dei loro
doveri'? Si rendono conto che stanno commettendo un'ingiustizia e
danneggiano la vita economica dello Stato?''. Cosi' il vescovo ddi Adria Rovigo,mons.
Lucio Soravito. ''Con una scelta del genere impediscono allo
stato di risparmiare, anzi aumentano i debiti dello Stato, impediscono
ai genitori la liberta' di scelta nei confronti dell'educazione dei
figli e vanno contro una precisa risoluzione del Parlamento Europeo del
1984''.
Dopo aver calcolato il risparmio dello Stato grazie alle scuole
paritarie (''lo Stato, per ogni allievo che frequenta la ''sua'' scuola
dell'infanzia (Scuola Materna), spende annualmente la somma di 6.116,00
euro, per un alunno della stessa scuola non statale da' un contributo
di 584,00 euro), il vescovo si chiede ''perche' la Regione Veneto vuole
uccidere le scuole non statali''. ''A coloro che, nonostante la
risposta ''economica'' gia' data, continuano a chiedersi: ''E' proprio
necessario mantenere in vita le Scuole non statali'? Perche' non
lasciare che ci pensino lo Stato e la Regione?'', rispondo dicendo che
i ''responsabili'' della vita pubblica dello Stato e della Regione
devono rispettare la liberta' dei genitori e devono rispettare la
risoluzione data dal Parlamento Europeo a questo riguardo nel
1984''.(ASCA)
redazione@aetnanet.org