''Non
possiamo accettare che le nostre proteste che ormai proseguono
ininterrottamente da tre mesi vengano liquidate come un problema di
ordine pubblico, a cui Gasparri da la solita risposta della repressione
fascista che esaspera gli animi e alza la tensione''. E' quanto si
legge in una nota della Rete degli studenti medi.
''Mercoledi' - dicono - saremo in piazza a Roma e in molte citta'
d'Italia ancora una volta contro il ddl universita' che sara' in
discussione al Senato e contro i tagli a tutto il mondo della
conoscenza, questo deve essere il primo argomento di discussione del
governo. La nostra esasperazione nasce prima di tutto dal comportamento
di un governo sordo alle nostre rivendicazioni, che liquida gli
studenti insultandoli con appellativi come asini, bamboccioni,
facinorosi e che utilizza le azioni violente di pochi come capro
espiatorio per non ascoltare l'intero movimento''
Ecco perche', annunciano, ''oggi alle 16.00 davanti a Montecitorio
prenderemo in giro il governo e il clima di tensione che vuole provare
a creare. Non accettiamo di essere trattati come assassini, come
terroristi o semplicemente come tifosi di calcio, noi siamo studenti e
scendiamo in piazza per difendere il diritto allo studio, la scuola e
l'universita' pubblica. Oggi pomeriggio faremo vedere a Gasparri chi
sono questi 'violenti' di cui tanto parla e si cui i nostri genitori
dovrebbero avere paura''.(ASCA)
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