Primo
colpo di scena al Senato dove è arrivata per la discussione
generale la riforma Gelmini. All'inizio dei lavori, fissato per le ore
11, è mancato il numero legale. Risultato? Che la discussione è stata
rinviata alle ore 11,30. In aula è previsto anche l'arrivo del ministro
dell'Istruzione Mariastella Gelmini.
Altra "curiosità" è che il ddl
in aula a palazzo Madama, non avrà relatore (doveva essere il finiano
Giuseppe Valditara). Tutto questo perchè sul tavolo della commissione
Cultura del Senato la scorsa settimana si era riversata una valanga di
emendamenti (oltre 500) e, vista l'impossibilità di smaltirli in tempi
brevi, il presidente della commissione, il pidiellino Guido Possa,
aveva deciso di interrompere i lavori rinviando il ddl in aula senza
votare il mandato al relatore. La relazione generale sul ddl sarà
quindi svolta dallo stesso Guido Possa.
Non ci dovrebbero comunque essere grosse soprese sul via libera
definitivo al provvedimento, che nuovi colpi di scena a parte, dovrebbe avvenire mercoledì 22 dicembre. La
maggioranza non dovrebbe correre pericoli sui numeri, essendo Lega e
Pdl magggioranza assoluta a palazzo Madama. E non sono escluse
convergenze da Fli e da senatori del terzo polo, che in una riunione
ristretta hanno deciso di andare avanti in coerenza con le posizioni
già espresse alla Camera. Nel voto che ha dato il via libera alla
riforma a Montecitorio, Fli e Mpa si sono espressi a favore, l'Udc
contro e l'Api si è astenuta.
L'aula del Senato ha respinto le pregiudiziali di costituzionalità e la
richiesta di sospendere l'esame del testo per tornare in commissione,
presentate da Idv e dal Pd alla riforma dell'università. Adesso,
quindi, l'assemblea di palazzo Madama può iniziare l'esame del
provvedimento. Da votare, circa 850 emendamenti al testo e 18 ordini
del giorno.
Fuori dal Senato intanto gli studenti stanno decidendo le modalità
della protesta. Sono previste assemblee e riunioni dei collettivi in
tutti gli atenei. E sono ancora forti le polemiche dopo le parole del
presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri sull'opportunità di
arresti preventivi contro gli studenti violenti. A Palermo è tutto
pronto per il quarto «Blocchiamo tutto day» organizzato per mercoledì
prossimo dagli universitari e dal movimento «Studenti medi» delle
superiori. Anche questa volta, mentre il ddl sulla riforma
dell'università sarà in discussione al Senato, i ragazzi scenderanno in
piazza per manifestare il loro dissenso non solo contro la riforma
dell'università, ma anche contro il governo. Dal canto suo il ministro
Mariastella Gelmini, in una nota, ha invitato tutti ad abbassare i toni
e a recuperare «senso di responsabilità e misura», con l'augurio, ha
aggiunto la titolare di viale Trastevere, che stavolta «l'approvazione
della riforma avvenga in un clima diverso da quello violento degli
ultimi giorni». (Cl.T.) (di Andrea Franceschi
da http://www.ilsole24ore.com/)
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