Una sorta di
''fronte comune'' con gli studenti per protestare contro quello che
viene definito ''un malessere generale e trasversale'' provocato anche
dalle politiche di questo governo. A proporlo agli studenti che tornano
a mobilitarsi contro il ddl Gelmini e le politiche dell'esecutivo, sono
stati oggi alcuni sindacati di polizia che hanno partecipato, con
alcune sigle studentesche, ad un tavolo di confronto organizzato a Roma
dal Pd.
Parole inequivoche sono venute, ad esempio, dal rappresentante del Siap
Peppe Diani, il quale ha ricordato che i poliziotti hanno manifestato
poco prima della drammatica manifestazione del 14 dicembre e sono
tornati a farlo oggi, addirittura davanti alla residenza del premier
Berlusconi ad Arcore. ''Ma dopodomani - ha subito aggiunto Diani -
dovremo fare il nostro dovere e questo significa, per l'ordine
pubblico, garantire i diritti costituzionali sia allo svolgimento delle
libere manifestazioni che alla sicurezza di ogni cittadino.
Quello che proponiamo agli studenti, allora, e' di fare sinergia
insieme per concentrarci sulle battaglie che ci uniscono''. Lo stesso
rappresentante del Siap ha quindi definito le proposte degli arresti
preventivi e della Daspo, un ''retaggio piu' buio di un periodo che si
spera non torni piu'. Rifiutiamo come operatori, uno Stato di polizia.
Conosciamoci meglio e collaboriamo insieme'', ha concluso il
sindacalista rivolgendosi agli studenti ed accusando, nel contempo,
''alcuni esponenti di primo piano di questo governo di lavorare per
dividere il Paese''.
Non dissimili i contenuti dell'intervento del rappresentante del Coisp
Domenico Pianese. ''Noi abbiamo fatto, in questi ultimi mesi - ha
ricordato -, decine di manifestazioni in piazza segno che la protesta
e' trasversale e sintomo di un malessere piu' esteso. Ma voi ragazzi -
ha poi aggiunto - dovete capire che con la violenza si ottiene il solo
scopo di mettere il silenziatore sulle vostre, pur legittime,
contestazioni''. Lo stesso rappresentante del Coisp ha quindi bollato
come ''dichiarazioni irresponsabili'' quelle pronunciate dal capogruppo
Pdl al Senato, Maurizio Gasparri. ''Gli arresti preventivi sono
un'aberrazione - ha concluso - e sembra quasi che tutto cio' abbia lo
scopo solo di far inasprire gli animi per le prossime manifestazioni. E
naturalmente a rimetterci saremo noi''.
(ASCA)
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