''Invece delle sciocchezze
che vanno dicendo i vari Cascini e Palamara, qui ci vuole un Sette
aprile''. Dopo il Daspo per i cortei del ministro dell'Interno Roberto
Maroni, il presidente dei senatori del
Pdl Maurizio Gasparri lancia la sua 'ricetta' per evitare un
altro 14 dicembre, con Roma messa a ferro e a fuoco per gli scontri tra
manifestanti e forze dell'ordine.
Serve un ''sette aprile'', dice Gasparri riferendosi ''a quel giorno
del 1978 (1979 ndr) in cui furono arrestati tanti capi dell'estrema
sinistra collusi con il terrorismo''. Una data ribattezzata 'teorema
Calogero', dal nome del sostituto procuratore di Padova che fece
arrestare o imputò tutti i capi dell’Autonomia padovana (Toni Negri,
Franco Piperno, Luciano Ferrari Bravo, Emilio Vesce, Oreste
Scalzone). Per il senatore
Gasparri ''qui serve una vasta e decisa azione preventiva. Si sa chi
c'è dietro la violenza scoppiata a Roma. Tutti i centri sociali i cui
nomi sono ben noti città per città. La sinistra, per coprire i
violenti, ha mentito parlando di infiltrati.
Bugie.
Per non far vivere all'Italia nuove stagioni di terrore occorre
agire con immediatezza. Chi protesta
in modo pacifico e democratico va diviso dai vasti gruppi di violenti
criminali che costellano l'area della sinistra. Solo un deciso
intervento può difendere l'Italia''.
Non passano che pochi minuti e la nota di Gasparri scatena un vespaio
di polemiche. ''E' un irresponsabile che gioca con il fuoco'', afferma
Andrea Orlando, responsabile Giustizia del Pd. ''A fronte di un
malessere sociale che necessiterebbe risposte politiche, la destra sa
offrire assurde ricette poliziesche. La proposta di Gasparri, a parte
il trascurabile fatto che è contraria alla nostra Costituzione come il
''garantista'' (per Dell'Utri e Cosentino) Gasparri dovrebbe sapere,
avrà come effetto quello di far diventare agli occhi di un'intera
generazione degli eroi, vittime della repressione, gli esponenti delle
frange violente''. Secco il leader di
Sel Nichi Vendola, ospite di 'In mezz'ora': ''Con la consueta finezza
argomentativa, Gasparri propone una riesumazione. Penso che l'arresto
preventivo sia un annuncio di fascismo. E' una generazione che non ha
niente da perdere, l'abbiamo visto a Londra e Parigi. E' la generazione
che i sociologi chiamano del 'lavoro mai'. Avra' pure -si chiede il
governatore pugliese- diritto a ribellarsi e protestare? Gasparri
all'età di questi ragazzini che manifestano aveva una attitudine alla
violenza teppistica che forse ha dimenticato".
Per Antonio Di Pietro le parole di
Gasparri confermano la volontà del governo di ''imporre il modello
fascista''. ''Gli arresti preventivi sono le misure tipiche del
Ventennio, di cui evidentemente gli esponenti del Pdl sono nostalgici -
dice il leader dell'Idv - Certe affermazioni sono pericolose,
alimentano un clima di odio e servono a questo governo per nascondere
la sua inadeguatezza ad affrontare i problemi del Paese. Adesso basta!
Non si scherza con il fuoco''.
Butta acqua sul fuoco il ministro della Difesa Ignazio la Russa .
''Penso che Gasparri voglia dire che se ci sono delle responsabilità
penali, non bisogna avere tolleranza per nessuno. Non credo proprio che
invochi leggi speciali, lo conosco bene a Gasparri''. Anche perché,
sottolinea il ministro, ''bastano le leggi che ci sono, basta solo
farle rispettare''.
Nessuna replica arriva dal segretario dell'Anm Giuseppe Cascini, tirato
in ballo da Gasparri con l'accusa di dire ''sciocchezze'', "Non
interloquisco mai con quello che dice il senatore Gasparri", dice
all'ADNKRONOS.
In vista di mercoledì, giorno in cui la riforma Gelmini sarà approvata
definitivamente dal Senato, il presidente di Palazzo Madama Renato
Schifani lancia un appello agli studenti. ''Certo, sono giorni
difficili quelli che vivremo in Senato, ma sono convinto che
all'interno dell'Aula vi sarà grande senso di responsabilità, seppur
nel rispetto della dialettica. Mi auguro che altrettanto facciano tutti
i giovani che andranno a protestare ne hanno diritto. Ma le proteste si
svolgano in piena democrazia e nel rispetto dei diritti
costituzionalmente garantiti". (Adnkronos/Ign)
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