Cresce di giorno in
giorno il numero di scuole di Torino e Napoli che decidono, in polemica
con il ministero dell'Istruzione, di non aderire alla 'sperimentazione
della valutazione dei docenti': secondo i sindacati di base piemontesi,
sarebbero ormai più di cinquanta i collegi docenti che hanno rifiutato
"con maggioranze schiaccianti" il tentativo del Miur di assegnare come
premio uno stipendio in più (derivante dai tagli agli organici) agli
insegnanti reputati da una commissione 'ad hoc' più meritevoli. Sempre secondo fonti sindacali, la scarsità
di adesioni avrebbe indotto l'amministrazione scolastica ad allargare
il progetto alle province dei due capoluoghi, quindi non più solamente
ai comuni, e a far slittare i termini per la "candidatura" delle scuole
(inizialmente fissati per il 20 dicembre) al mese di gennaio.
Secondo la Cub Scuola si tratta di un "sotterfugio" attuato dall'Usr
contro il quale "sta già operando perché quanto è fallito a Torino non
riesca negli altri comuni della provincia". Anche i Cobas di Torino
annunciano che faranno "di tutto per denunciare questa ulteriore truffa
e forzatura da parte del ministero e dei suoi seguaci (scelti, guarda
caso, con lo spoil system). Siamo sicuri che anche le scuole della
provincia di Torino rispediranno al mittente questo ennesimo
'vergognoso' tentativo di dividere gli insegnanti tra bravi e
fannulloni: battiamoci - conclude il sindacato di base - per riavere i
nostri soldi, il nostro contratto e tutti i nostri diritti".(Apcom)
redazione@aetnanet.org