Le immagini
degli ultimi giorni di Roma sconvolta da atti di violenza inaudita
durante le manifestazioni degli studenti contro il ddl sull’università
ci fa tornare in mente le immagini tristemente famose del 2001 del G8
di Genova. Anche qui, a rivedere attentamente le foto, le
sequenze, i filmati, riappare la presenza di gruppi di facinorosi,
denominati col termine vago e generico di Black Blok ma appare chiaro
che essi abbiano ben poco in comune con le facce pulite e un po’ da
fessacchiotti ( nel senso bonario del termine) degli studenti, anzi,
sembrano proprio “addestrati” a distruggere…; ma chi sono davvero
queste persone, da dove sono spuntate, sono davvero “anarchici”
come in genere si dice, da dove vengono fuori? Crediamo che forse
solo i servizi segreti potrebbero dare una vera risposta in merito. A
proposito, qualche esperto costituzionalista vorrebbe spiegarci per
quale motivo nella nostra Costituzione che prevede garanzie legali per
tutti gli organi dello Stato ( Presidente della repubblica, Parlamento,
Magistratura etc etc.) non dice nulla, ma proprio nulla al loro
riguardo? Possibile che sia casuale tale grave dimenticanza dei nostri
padri costituzionalisti? O è forse che essi possono così operare al di
fuori di ogni controllo legale?
Perché, a dispetto di quanto pensa forse la maggior parte della
gente che crede che i servizi segreti esistano cioè solo nella fantasia
di scrittori come Ian Fleming, essi hanno un peso notevole nella vita
di uno Stato e la loro presenza inquietante emerge a tratti a voler
considerare con attenzione la storia tragica delle tante stragi
insolute che hanno funestato per decenni il nostro paese.
Sembra quasi che la costante di questi atti violenti ed incontrollabili
mirino a persuadere l’opinione pubblica ( ed una cosa che viene
costantemente ripetuta finisce col convincere dato che la maggior parte
della gente si adagia su quanto viene detto senza sviluppare alcun
senso critico a proposito)
Che le manifestazioni, i cortei finiscono poi col
danneggiare gli interessi dei comuni cittadini; sono infatti le
automobili e d i negozi di questi ultimi a farne le spese, così come a
rischiare sono gli agenti che sono esposti a maggiori rischi per
la loro vita non di certo chi appartiene a ceti molto molto in alto che
comunque rimane immune da tutto ciò. Alla lunga, per amore della
sicurezza, sarà la stessa popolazione a chiedere basta, basta con le
manifestazioni, basta col dissenso… senza ricorrere espressamente a
leggi liberticide nell’illusione della libertà di scelta, illusorietà
costituzionalmente tutelata.
Agli studenti, al comitato universitario, al quale va la nostra
simpatia ma non per forza perché condividiamo le stesse idee ma per
quel principio enunciato da Voltaire e che sta al di sopra di tutte le
divisione politiche e di pensiero che afferma :“non condivido la
tua idea ma mi batterò sempre affinchè tu possa esprimerla” ,
vorremmo consigliare di non lasciarsi manipolare da faziosità politiche
ma anche di non avvilirsi o di cadere nelle trappole delle provocazioni
gratuite di personaggi squallidi dalle tasche imbottite di soldi ma
dalla testa imbottita di paglia, ma soprattutto di prendere le distanze
NETTAMENTE da quei violenti che infarciscono le loro pacifiche
manifestazioni e la cui origine, come si è visto, è dubbia.
Tecla
Squillaci
stairwayto_heaven@libero.it