Le pensioni saranno
progressivamente più basse in rapporto al reddito da lavoro e nel 2037
per i lavoratori dipendenti saranno pari al 47% del reddito. Sono le
proiezioni dell'Inps - scrive il Corriere della sera - dopo una
"verifica tecnico-attuariale" per fotografare l'evoluzione delle
pensioni di ogni categoria, "documenti licenziati a settembre ma finora
non divulgati" dall'istituto di previdenza. "Il grado di copertura -
spiega il quotidiano milanese - delle pensioni dei lavoratori
dipendenti passerà dall'attuale 52% della retribuzione (54%
considerando anche le 'gestioni separate' di elettrici, telefonici,
trasporti, dirigenti d'azienda) al 54% nel 2015, per poi scendere al
47% nel 2037".
L'iniziale aumento delle pensioni medie in rapporto alle retribuzioni
"è dovuto al fatto che nei prossimi anni si ritirerà dal lavoro la
generazione del baby boom, con una robusta vita lavorativa alle spalle
e con l'assegno in buona parte ancora calcolato col retributivo". Per
l'Inps inoltre, aggiunge il Corriere, "l'invecchiamento della società
metterà a dura prova i conti, determinando un peggioramento dei bilanci
d'esercizio e degli stati patrimoniali". (Apcom)
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