''Esiste una
differenza significativa tra le ricerche e i dati Ocse-Pisa e quelli
forniti dalla Swg su commissione della Cisl''. E' quanto si legge in
una nota del Miur.
''Solo poche ore fa - prosegue la nota - sono stati resi noti in tutto
il mondo i risultati dell'indagine sull'andamento dei sistemi
scolastici internazionali. Una rilevazione autorevole e oggettiva
secondo cui aumenta la qualita' della scuola italiana, che dopo anni
inverte un trend negativo e torna a guadagnare posizioni. Evidentemente a qualche sindacato e' venuto
il mal di pancia, ma soprattutto ha visto crollare tutti gli slogan
scanditi in questi anni''.
''Uno choc comprensibile - conclude la nota - da cui qualcuno deve
ancora riprendersi, che potrebbe essere utile pero' a fare autocritica
e ad abbandonare posizioni vecchie, ormai superate. Bisogna avere il
coraggio di cambiare e modernizzarsi. Settori del sindacato con
lungimiranza lo stanno facendo, purtroppo non nel comparto della
scuola''. (ASCA)
APREA (PDL), INQUALIFICABILE IL
GIUDIZIO DELLA CISL
''Inqualificabile il giudizio di Scrima (Cisl). La scuola
italiana proprio in questi giorni ha ritrovato prestigio ed orgoglio
attraverso i dati Ocse che riflettono miglioramenti qualitativi negli
apprendimenti degli studenti che da anni non avevamo piu'. Sbaglia
Scrima a valutare negativamente l'operato del ministro Gelmini che al
contrario ha saputo coniugare rigore e qualita' puntando su un
rinnovato impegno dei docenti e scuole''.
Lo afferma in una nota Valentina
Aprea, deputato del Pdl e presidente della Commissione Cultura
della Camera dei Deputati, dopo la presentazione di uno studio
realizzato dall'Istituto di ricerche Swg per conto della Cisl scuola
dal titolo: ''Energie per il domani. La scuola italiana: valori e
consapevolezza a servizio dei giovani e del paese'', presentato oggi a
Roma dal sindacato, da cui e' emerso che il 75% degli insegnanti boccia
la riforma Gelmini.
''Strumenti quali il merito, il voto in condotta, nuovi ordinamenti,
progetti sperimentali, sistemi premianti e sistematica valutazione
degli apprendimenti introdotti per la scuola dalla riforma Gelmini -
prosegue Aprea - stanno dando i frutti sperati riconosciuti anche dalle
rilevazioni internazionali. Ci chiediamo di quale scuola sta parlando
Scrima? E' finito il tempo della demagogia. Grazie alle politiche del
Governo Berlusconi e del Ministro Gelmini abbiamo abbandonato
definitivamente la cultura dei cattivi maestri del '68 ed imboccato la
strada giusta per la competititivita' del Paese attraverso la
conoscenza. Bocciamo Scrima e promuoviamo Gelmini''.
(ASCA)
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