“Questo mese entra in vigore
il decreto del ministero dell’Interno che introduce un test di lingua
italiana per gli stranieri desiderosi di ottenere il permesso CE per
soggiornanti di lungo periodo. Noi democratici siamo sostenitori della
tesi secondo la quale la conoscenza della lingua italiana è alla base
di una buona integrazione. Riteniamo tuttavia che l’approccio adottato
da questo governo, basato sulla imposizione di un esame, non sia il
migliore per promuovere l’apprendimento dell’italiano e per favorire
l’inclusione degli stranieri”. Lo afferma Livia Turco, responsabile
Politiche sociali e immigrazione del PD.
“In tutta Europa – prosegue Livia Turco- i governi stanno introducendo
e finanziando programmi di ‘integrazione-civica’, l’Italia invece
prosegue nella sua politica di chiusura. Anche la cancellazione del
Fondo per le Politiche d’integrazione è un’ ulteriore conferma della
volontà di questo governo di proseguire nella sua politica di ostilità
nei confronti degli immigrati.
Il 9 dicembre, il Partito Democratico lancia la campagna di
comunicazione, ‘Imparo l’italiano e sono cittadino’, una campagna a
sostegno della nostra proposta di legge per la promozione di un
programma di apprendimento della lingua e della cultura italiana a
beneficio degli immigrati. Una proposta alternativa che prevede un
programma nazionale di diffusione della lingua e della cultura
italiana, con stanziamenti pubblici e privati. Tale programma è
rafforzato dalla previsione di un incentivo da riconoscere
all’immigrato che partecipa ai corsi, consistente nell’anticipazione
della concessione della carta di soggiorno a chi nei primi 3 anni di
permanenza in Italia frequenta i corsi e supera la prova finale.
Presenteremo la nostra campagna e la nostra proposta di legge giovedì 9
dicembre alle ore 11.30 presso la sede nazionale del Partito
Democratico in via Sant’Andrea delle Fratte, 16”.
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