Si celebra oggi la
giornata mondiale della lotta all'Aids e alla vigilia della ricorrenza
gli esperti e le associazioni impegnate sul fronte hanno parlato ieri
di cauti motivi di ottimismo. Dal 1999 a oggi le nuove contaminazioni
sono diminuite di un quinto (il 19%) raggiungendo i 2,6 milioni nel
2009 secondo l'agenzia Onusida (l'agenzia Onu che si occupa della
malattia) e questo calo testimonierebbe dell'efficacia delle nuove cure
e dei sistemi di prevenzione. L'anno scorso, dicono sempre i dati
dell'agenzia, l'aids ha ucciso circa 2 milioni di persone in tutto il
mondo.
A fronte di questa cifra, ancora altissima, si riscontrano tuttavia
alcuni successi. L'accesso alle cure si è ampliato e oltre 5,2 milioni
di abitanti dei paesi in via di sviluppo hanno avuto accesso alle cure
retrovirali nel 2009 contro le 700.000 del 2004. Michel Sidibé,
direttore esecutivo dell'agenzia, stima tuttavia che "le persone ancora
in attesa di cure sono oltre 10 milioni". Sempre Sibidè ha messo in
rilievo l'importanza dei nuovi strumenti della lotta all'aids e in
particolare del trattamento preventivo con farmaci retrovirali al gel
delle persone non infette. I primi esperimenti di messa a punto di un
gel microbiocida, ha detto Sibidè. "hanno suscitato la speranza di
tutta una generazione di donne" e il riferimento è a uno studio
realizzato dal centro Caprisa presso un gruppo di donne dell'africa del
sud. La cura con un gel vaginale a base di Tenofovir (un
antiretrovirale) ha permesso la riduzione del 39% del tasso di
infezioni sessuale(Apcom)
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