Per sostenere
le lotte dei lavoratori e dei pensionati, e per guardare al futuro dei
giovani, la CGIL promuove una grande manifestazione nazionale per il 27
novembre a Roma. Una mobilitazione che segna un passaggio fondamentale
nel grande impegno messo in campo dalla CGIL in questo autunno. Un
impegno che ha visto la protesta di ampi settori della società: dal
modo della conoscenza, a quello del pubblico impiego, per arrivare alla
giornata di lotta dei metalmeccanici del 16 ottobre scorso.
Sabato 27 novembre, la CGIL chiama
tutte e tutti a manifestare a Roma, per chiedere più "diritti e
più democrazia", per rimettere al centro il lavoro, la contrattazione,
per rivendicare sviluppo, equità e giustizia sociale e per imporre
scelte che facciano uscire il Paese dalla crisi
Una crisi che per milioni di lavoratori si fa sempre più insostenibile.
Il Governo, accusa la CGIL, nei due anni trascorsi della crisi
economica, non si è preoccupato né dell'emergenza occupazionale, né del
rilancio del sistema produttivo, l'unica azione avanzata è stato il
sistematico attacco ai diritti del lavoro.
Tanti i temi al centro della mobilitazione, innanzitutto il lavoro
stabile e dignitoso, minacciato ancor più oggi dall'approvazione del
"collegato lavoro"; la riforma degli ammortizzatori sociali, da tempo
proposta dalla CGIL, che possa tenere insieme inclusività, equità nella
contribuzione e sostenibilità economica; la contrattazione, che sta
subendo un gravissimo attacco con le scelte della FIAT, di
Federmeccanica e del Governo. Altri temi centrali: l'equità fiscale, il
welfare, il Mezzogiorno, il diritto alla conoscenza.
Due i cortei previsti nella capitale, che partiranno alle ore 9 da
Piazza della Repubblica e Piazzale dei Partigiani e che insieme
confluiranno a Piazza San Giovanni. Una manifestazione dopo la quale,
come ribadito dal Comitato Direttivo del 16 e 17 settembre, "misurate
le risposte", la CGIL "deciderà la prosecuzione della mobilitazione ed
il sostegno alla Piattaforma, anche attraverso lo Sciopero Generale".
(da Flc-Cgil)
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