Il giorno
dopo l'esplosione della protesta degli studenti, il ministro
dell'Istruzione Maria Stella Gelmini spiega a Maurizio Belpietro su
Canale 5 che non ci sono alternative alla sua contestatissima riforma.
Senza la riforma le università vanno verso la bancarotta. E
un'opposizione responsabile non sale sui tetti ma collabora in
Parlamento. Il giorno dopo l'esplosione della protesta degli studenti,
il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini spiega
a Maurizio Belpietro su Canale 5 che non ci sono alternative alla
sua contestatissima riforma.
Gli incidenti al Senato:
"Ho sempre rispettato la proteste -ha dichiarato il
ministro- ma quelle di ieri hanno assunto una forma totalmente
inaccettabile. Assaltare il Senato, vedere tafferugli in diverse
università... Non credo sia un modo corretto e propositivo per
migliorare la situazione".
In Gran Bretagna
"Nel Regno Unito gli studenti protestano per l'aumento
delle tasse, in Italia invece il governo lavora per evitare
l'aumento delle tasse e soprattutto il collasso del sistema. Molte
università hanno conti in disordine e se noi oggi non interveniamo
in maniera forte e risoluta non sara' il governo a commissariare
alcuni atenei, ma saranno le banche. Faccio il caso
dell'universita' di Siena che è sull'orlo della bancarotta ma non
è un caso unico".
Opposizione sui tetti
"Di fronte a questi problemi che necessitano di una
soluzione urgente -ha concluso Gelmini- io mi sarei aspettata
degli studenti desiderosi di apprendere e di accedere a un buon
sistema universitario ma soprattutto mi sarei aspettata
un'opposizione responsabile, che non sale sui tetti ma in
Parlamento esprime la propria posizione".
(RaiNews24)
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