Varesenews
pubblica una lettera scritta dagli insegnanti dell’Istituto Falcone di
Gallarate, dove la settimana scorsa si è recata in visita il ministro
Maria Stella Gelmini.
La visita di venerdì 12 Novembre all’IS Falcone di Gallarate da parte
del Ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini rievoca certe
atmosfere asettiche e rarefatte dei periodi bui della nostra e
dell’altrui storia, quando si eliminava qualsivoglia elemento di
disturbo: ciò che non si inquadrava, andava rimosso. Nel caso
specifico pare che a stonare fossero professori e studenti
dell’istituto stesso, i quali per l’occasione sono stati invitati a non
presentarsi a scuola per il pomeriggio e la sera: ogni legittima
richiesta di spiegazioni è stata respinta in modo evasivo e talora
sgarbato.
Solo il giorno successivo, l’incontro segreto si è mostrato in
tutto il suo grottesco splendore: la ministra che visita una scuola
semideserta, circondata da un manipolo di studenti/fotografi e cuochi
accuratamente selezionati secondo criteri imperscrutabili; le sue
parole di elogio per la splendida scuola, in un italiano per la verità
non sempre degno dell’Accademia della Crusca, i nostri dirigenti
raggianti davanti ad una tavola imbandita a festa e, infine, la
maestrina di turno che si affanna a spiegare l’uso della LIM (Lavagna
Interattiva Multimediale), magicamente comparsa insieme alla maestra
stessa, per l’occasione.La sensazione che ci pervade è di profonda
amarezza: non sappiamo se l’ordine di “evacuare” l’edificio sia stato
calato dall’alto perché la Signora dell’istruzione teme – forse a
ragione – un confronto diretto o se l’iniziativa sia stata frutto dello
zelo della nostra Dirigente che ha così voluto regalare alcune ore
serene all’illustre ospite; certo è che si è fatto un grave torto a una
categoria di lavoratori che ha l’importante compito di educare e
formare gli individui di domani, e ai loro studenti che sono i veri
protagonisti nel mondo della formazione.Essere trattati come potenziali
disturbatori dell’ordine pubblico ci indigna.
Gallarate,
Cristina Luoni e altri 40 docenti
Ma non solo i docenti. Sono anche gli studenti a denunciare lo stato di
degrado della struttura scolastica.
(http://onthenord.wordpress.com/)
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