"Il 17 novembre, data internazionale di mobilitazione studentesca,
saremo di nuovo in piazza per ribadire che "Il futuro non è scritto",
che ribellarsi a questo stato di cose non solo è possibile, ma
necessario! E' per questo che abbiamo dato vita ad una mobilitazione
autorganizzata, costruita dal basso, autonoma e critica rispetto ai
partiti e organizzazioni istituzionali, che da sempre si sono
dimostrati più interessati alla spartizione del "banchetto", che alla
salvaguardia degli interessi e dei diritti degli strati più deboli
della società.
Assistiamo ormai da decenni allo smantellamento, da parte dei governi
di centro destra e centrosinistra, di scuola ed università pubbliche;
la Riforma Gelmini, ultimo provvedimento in ordine di tempo ad
assolvere a questo compito, ha determinato il taglio di milioni di euro
destinati a scuole e facoltà.
Assieme ai lavoratori del mondo della pubblica istruzione, ai
disoccupati, ai precari abbiamo deciso di far sentire forte e chiara la
nostra voce: alla repressione, ai tentativi di farci paura e di
dissuaderci dal proseguire le nostre battaglie, abbiamo risposto e
continueremo a rispondere con l'unità e la determinazione.
il 17 novembre: PRE(te)NDIAMO CIO' CHE CI SPETTA
IL FUTURO NON E' SCRITTO!