Per la prima volta
dopo decenni di dibattiti parte finalmente un progetto concreto che
introduce il merito nel sistema d’istruzione italiano, per valutare e
premiare le scuole e i docenti migliori. La sperimentazione ha
l’obiettivo di individuare criteri, metodologie e competenze per
valorizzare il merito e migliorare quindi la qualità del sistema
scolastico secondo le migliori esperienze europee ed internazionali. La sperimentazione sarà finanziata con
parte del 30% dei risparmi ottenuti grazie alla razionalizzazione delle
spesa al netto delle risorse destinate al recupero per il personale
docente degli scatti biennali.
Ai
docenti particolarmente meritevoli verrà assegnato un premio pari ad
una mensilità di stipendio. Agli istituti migliori un premio fino ad un
massimo di 70 mila euro.
“E’
un giorno storico – ha dichiarato il ministro Mariastella Gelmini -
Finalmente si iniziano a valutare i professori e le scuole su base
meritocratica. Premi dunque ai
migliori e non soldi legati solo all’anzianità di carriera che
comunque, grazie allo sforzo del governo, sono stati garantiti a tutto
il settore”.
Lo scorso febbraio il ministro Gelmini ha
istituito un Comitato Tecnico Scientifico (CTS) che ha l’obiettivo di
proporre l’istituzione di un sistema nazionale di valutazione e di
miglioramento della didattica. Il
Comitato ha proposto al ministro due progetti sperimentali: uno per la
valutazione delle scuole, l’altro per i docenti.
Entrambi i progetti saranno attivati nel
corrente anno scolastico.
Progetto sperimentale
per la valutazione delle scuole
Il
progetto sarà proposto a tutte le scuole medie delle province di Pisa e
Siracusa.
Le scuole saranno valutate prendendo in
considerazione:
il livello di
miglioramento degli apprendimenti degli studenti, individuato
attraverso i test INVALSI;
una serie di indicatori
(rapporto scuola-famiglia, rapporto scuola-territorio, gestione delle
risorse, livelli di abbandono…) verificati da un team di osservatori
esterni composto da un ispettore e da due esperti indipendenti che, al
termine delle attività, proporranno una relazione complessiva.
Sulla base dei
risultati ottenuti verrà formulata da una Commissione tecnica regionale
una graduatoria finale.
Alle scuole che si collocheranno nella
fascia più alta sarà assegnato un premio (fino ad un massimo di 70mila
euro) da destinare esclusivamente al personale effettivamente impiegato
nell’istituto durante il periodo di sperimentazione.
Contemporaneamente sarà avviato un
monitoraggio sull’intera sperimentazione per analizzare i cambiamenti
nelle scuole a seguito dell’introduzione dei meccanismi di valutazione.
Progetto
sperimentale per premiare i docenti migliori
Il secondo progetto mira ad individuare
metodi e criteri per premiare gli insegnanti che si distinguono per le
capacità e la professionalità dimostrate.
La
sperimentazione riguarderà i docenti delle scuole di due città, Torino
e Napoli.
In ogni
scuola verrà costituito un “nucleo” composto dal Dirigente scolastico,
da due docenti eletti dal Collegio dei docenti e dal presidente del
Consiglio di Istituto in qualità di osservatore. Il “nucleo” avrà il
compito di valutare i docenti che hanno aderito volontariamente alla
sperimentazione.
La valutazione farà riferimento a
due elementi:
curriculum
vitae;
documento di
valutazione.
In aggiunta a questi elementi il nucleo
dovrà considerare anche i risultati di indagini realizzate per rilevare l’apprezzamento dei docenti da
parte dei genitori e degli studenti.
Sperimentare l’utilizzo di indicatori dell’apprezzamento da parte di
genitori e studenti costituisce un elemento qualificante della
sperimentazione, poiché rende la valutazione più completa,
significativa e soprattutto non autoreferenziale.
Gli insegnanti
meritevoli saranno individuati e premiati entro aprile/maggio 2011.
Una quota del 30% consentirà, inoltre, di
rafforzare l’azione dell’INVALSI ed estendere ad altre materie e
livelli scolastici l’utilizzo di test per la valutazione degli
apprendimenti.
redazione@aetnanet.org