Dati Uil presentati a Roma
nel convegno 'Sostegno & Disabilità'
Negli ultimi cinque anni gli studenti disabili che frequentano la
scuola statale italiana sono aumentati del 10%, in particolare negli
studi negli istituti secondari, con la maggiore concentrazione nel
Lazio ed in Abruzzo: i dati sono stati presentati oggi dalla Uil Scuola
nel corso del convegno 'Sostegno & Disabilità' svolto presso
l'hotel Palatino di Roma alla presenza di Luciano Chiappetta, direttore
generale del personale del Miur. Gli alunni 'certificati' con
disabilità o problemi di apprendimento iscritti ad un corso di studi
erano 172.114 nel 2006, mentre nell'anno in corso sono diventati
188.449. "Fa riflettere il fatto - hanno commentato dalla Uil Scuola -
che nella scuola secondaria di primo grado, che ha una durata
triennale, ci sia un numero di disabili (57.816) che non è
proporzionale a quello della scuola primaria di durata quinquennale
(69.694)". Un dato rilevante è l'incremento (+35%) nella prosecuzione
degli studi degli studenti disabili che frequentano la scuola
secondaria di secondo grado: dal 2006 a oggi sono passati da 39.558 a
47.033. Per migliorare l'integrazione dei disabili nelle nostre scuole
occorre uno sforzo comune da parte di tutti i soggetti e gli organismi
coinvolti: l'appello è stato lanciato oggi da Massimo Di Menna,
segretario generale della Uil Scuola, nel corso del convegno 'Sostegno
& Disabilità'.
Il sindacalista ha spiegato che "dalla felice scelta del parlamento
italiano, del 1997, con voto alla unanimità per una legge di grande
valore civile, sono passati oltre trent'anni": successivamente "la
delicata funzione della scuola non sempre ha avuto il necessario
supporto da parte di altre istituzioni". Per il leader della Uil Scuola
è quindi giunto il momento di evitare "che la scuola sia considerata
una sorta di palestra dello scontro politico ed ideologico, perché
occorrono interventi innovativi in grado di andare oltre il variare
delle legislature, e perché le scuole hanno bisogno di sentire
apprezzamento".
L'indicazione è quella, dunque, di concentrare le energie
sull'attivazione di "un organico funzionale stabile che garantisca
continuità nella azione didattica e formativa. Si deve andare - ha
concluso Di Menna - verso reti di scuole per una gestione delle diverse
competenze professionali, per formazione in servizio, per strutture di
dipartimento per la ricerca didattica nell'area del sostegno". (Apcom)
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