Giovedì l’Italia dei Valori ha presentato un
emendamento alla legge di stabilità, a firma dei deputati Borghesi, Di
Giuseppe e Zazzera, per tutelare i precari della scuola che, per
effetto dei tagli all’istruzione, si sono trovati, dopo anni di
incarichi a tempo determinato, a non vedere più rinnovato il loro
contratto di lavoro e, nella migliore delle ipotesi, a lavorare ad
intermittenza in condizioni di selvaggia flessibilità.
Consapevole dell’ecatombe di posti di lavoro generata dai provvedimenti
del Governo, il Ministero dell’Istruzione, nell’estate del 2009, ha
pensato di arginare la situazione di emergenza stipulando una
Convenzione con il Ministero del Lavoro e l’INPS, che ha prodotto nelle
settimane successive i famigerati decreti “salva precari”.
In realtà, i provvedimenti in questione, oltre ad essere estremamente
dequalificanti per la professionalità del personale della scuola, non
hanno niente di salvifico, ma si sono rivelati addirittura lesivi dei
diritti previdenziali dei lavoratori.Infatti i giorni che l’INPS
indennizza ai lavoratori che godono di una indennità di disoccupazione
ordinaria sono 240 (360 per lavoratori ultracinquantenni) su 365; di
tali sussidi avrebbero goduto anche i precari della scuola se il
Ministro non avesse pensato a “salvarli”: i lavoratori precari della
scuola inclusi nel “salva precari” così, si sono visti indennizzare
dall’INPS, per effetto degli accordi con il Ministero, 240 giorni in un
arco temporale molto più esteso dei 365 previsti dall’INPS, che ad oggi
è arrivato a superare ampiamente 460 giorni!!! Tutto ciò perché il
governo non è stato in grado di produrre un accordo con l’INPS volto a
estendere i benefici economici di una indennità ordinaria, ma anzi ha
messo l’INPS nelle condizioni di non poter pagare neanche quella
secondo le modalità comunemente previste.
Il tempo continua a scorrere, i giorni indennizzabili sono finiti, i
precari, che pure ne avrebbero diritto in virtù dei requisiti
assicurativi e contributivi richiesti dall’INPS, non percepiscono più
alcun sussidio economico, e il Ministro non ha ancora provveduto a
sanare le evidenti incongruenze e a mettere l’INPS nelle condizioni di
attivare nuove pratiche a favore dei malcapitati inclusi negli elenchi
del salva precari.
L’Italia dei Valori, attraverso un emendamento alla legge di stabilità,
chiede che vengano stanziati finanziamenti per fornire una copertura
economica ai precari della scuola condannati, a causa delle scelte ben
poco lungimiranti di questo Governo, a periodi di forzata inattività.
Nel caso in cui l’emendamento venga respinto siamo pronti a presentare,
ai Ministri dell’Istruzione e del Lavoro, un’interpellanza urgente per
costringerli a rispondere nel merito delle loro sconsiderate politiche. (da
http://www.politicamentecorretto.com)
redazione@aetnanet.org