Circolare
Ministeriale 86/10: "Cittadinanza e Costituzione" non è una disciplina
a sè stante.
Come in una grande resa dei conti, contemporaneamente alla possibile
crisi di governo, emergono in tutta la loro gravità i guasti prodotti
dalla politica scolastica del Ministro Gelmini.
"Ed è per questo che, grazie anche alla sensibilità e all'attenzione
del presidente Napolitano, ho voluto che sui banchi si tornasse a
studiare la nostra Carta Costituzionale: la "mappa" dei nostri valori.
Valori fondanti, come la libertà, la pace, il rispetto della dignità
umana, della vita, delle differenze, ma anche la solidarietà e il
rispetto dell'ambiente, torneranno
sui banchi delle scuole italiane, grazie a una nuova materia,
"Cittadinanza e Costituzione". Queste
sono le parole che il Ministro pronunciò il 25 settembre 2008 al
Quirinale alla presenza del presidente della Repubblica Napolitano in
occasione dell'apertura dell'anno scolastico 2008/09.
La FLC denunciò da subito come le affermazioni della
Gelmini non avessero alcun riferimento nella normativa emanata (in
particolare la Legge169/08). Il MIUR scelse la strada di "gettare fumo
negli occhi": l'attivazione di una sperimentazione nazionale, un bando
di concorso per la "progettazione e sperimentazione di percorsi di
innovazione organizzativa e didattica", la "predisposizione da parte
dell'ANSAS di un ambiente di informazione/formazione on line", …
Ora, con la Circolare Ministeriale n. 86 del 27 ottobre 2010 il MIUR
ammette definitivamente che "Cittadinanza e Costituzione" non è una
disciplina autonoma e non ha un voto distinto.
C'è una sola parola per definire quanto accaduto: VERGOGNA! (da
Flc-Cgil)
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