Si rinnova l'accordo tra
il Ministero dell'Universita' e della Ricerca e il Coni per portare lo
sport nelle scuole.
Dopo la sperimentazione dell'anno
scolastico 2009-2010, Ministero e Comitato Olimpico hanno deciso di
confermare il progetto stanziando 7,5 milioni di euro per tre anni, di
cui 5 milioni a carico del Coni e 2,7 messo a disposizione dal
dicastero di Viale Trastevere.
L'intesa avra' validita' triennale, fino all'anno scolastico 2012/13, e
i risultati saranno monitorati da una commissione mista Miur-Coni.
''Abbiamo deciso di proseguire questa fruttuosa collaborazione col Coni
confermando l'iniziativa pilota dell'alfabetizzazione motoria nella
scuola primaria'', ha sottolineato il ministro dell'Istruzione, Maria
Stella Gelmini, nella conferenza stampa per la firma del protocollo
d'intesa. ''Si tratta di un progetto che, nella nostra volonta', e
anche con l'aiuto degli Enti Locali, potra' essere portato a regime
nell'ordinamento nell'arco di cinque anni'', ha aggiunto il ministro.
''Le promesse sono state mantenute anche in un momento di crisi come
questo e quindi lo sport non puo' che essere grato al Ministro e al
Governo che, nonostante le tante priorita', hanno dimostrato una
sensibilita' umana, sociale e politica nell'investire in questa
iniziativa'', ha invece sottolineato il Presidente del Coni, Gianni
Petrucci.
Comunicato stampa Miur
Scuola, firmato nuovo Protocollo d'Intesa Miur-CONI
Prosegue progetto Alfabetizzazione Motoria nella scuola primaria
Il Ministro Mariastella Gelmini ed il Presidente del CONI Giovanni
Petrucci hanno firmato oggi a Palazzo Chigi, alla presenza del
Sottosegretario allo Sport On. Rocco Crimi, il nuovo Protocollo
d’intesa per il rilancio dell’attività motoria e sportiva nelle scuole
di ogni ordine e grado.
Miur e CONI considerano l’educazione motoria uno strumento determinante
per la formazione della personalità dei giovani.
Per questo sono state promosse le Linee Guida firmate dal ministro
Gelmini nell’agosto 2009 ed il Progetto sull’Alfabetizzazione Motoria
nella scuola primaria.
Se la missione peculiare della scuola è l’Istruzione, è altrettanto
importante il suo ruolo formativo, che deve essere condiviso con le
altre agenzie educative fondamentali, come la famiglia e il territorio
con le sue strutture sportive, culturali e sociali.
Per raggiungere questi obiettivi, si proseguirà con il progetto di
Alfabetizzazione Motoria nella scuola primaria, avviato lo scorso anno
come “Progetto Pilota”, che ha avuto riscontri positivi da parte del
mondo scolastico interessando:
31 Province;
100 docenti supervisori;
986 docenti esperti;
1.100 plessi di 700 Istituti Scolastici;
10.000 classi;
217.000 alunni;
246.000 ore di attività complessiva.
Proprio nei primi anni scolastici, l’attività motoria e sportiva ha il
compito di “gettare i semi” per una nuova didattica orientata alla
formazione della persona in cui la “Grammatica del Movimento” diventi
strumento facilitatore di approcci trasversali per trasmettere il
valore delle regole, della cooperazione, dell’altruismo e della
solidarietà, che ciascun bambino potrà utilizzare in contesti
differenti, nel corso della propria esperienza.
Il Miur ha stanziato 2.500.000 euro che verranno utilizzati per
potenziare l’attività in tutte le Province del territorio nazionale,
con l’auspicio di coinvolgere maggiormente le Regioni e gli
enti locali interessati, che potranno contribuire alla diffusione
sempre più capillare dell’iniziativa. Inoltre il progetto
supporterà il lavoro della commissione per la revisione delle
Indicazioni nazionali del Primo ciclo, nella quale una figura esperta
si sta occupando direttamente dei programmi specifici di scienze
motorie.
Il Miur sta inoltre definendo i regolamenti dei Licei ad Indirizzo
Sportivo, elaborati anche per soddisfare le frequenti richieste da
parte di studenti interessati ad approfondire le Scienze Motorie e le
discipline sportive. Ciò permetterà all’Italia di allinearsi alle linee
guida suggerite dalla Commissione Europea che invita a superare “la
carenza culturale dello sport come disciplina fondamentale per la
formazione e l’educazione dell’individuo”.
La pratica costante delle attività motorie e sportive, proposta tenendo
conto delle attitudini e delle preferenze degli studenti, dovrà essere
sviluppata anche in accordo con il Comitato Italiano Paralimpico.
L’intesa avrà validità triennale, fino all’anno scolastico 2012/2013. I
risultati saranno monitorati da una commissione mista Miur-CONI. Ciò
garantirà lo sviluppo di azioni per le quali i rappresentanti del mondo
scolastico e sportivo metteranno in campo le rispettive forze tecniche,
strategiche, organizzative e le migliori competenze. E’ necessario
poter contare su risorse umane adeguatamente preparate e motivate, come
solo il personale laureato in Scienze Motorie o diplomato ISEF
può essere.
Sarà determinante anche il sostegno dei Dirigenti Scolastici, in
particolare riguardo all’organizzazione interna e all’attività
progettuale (POF) di ogni scuola, che darà slancio al potenziamento
dell’attività sportiva scolastica.
Per migliorare il livello delle competenze di chi opererà con i nostri
studenti, sarà necessario delineare strategie formative sostenute dalle
strutture deputate, quali l’Università e l’ANSAS.
Si definiranno inoltre le strategie organizzative e le modalità di
svolgimento dei Giochi Sportivi Studenteschi, delle manifestazioni
promosse dall’International School Sport Federation (ISF) e dei Nuovi
Giochi della Gioventù, con le idonee misure di accompagnamento. Sarà
rilanciata così la pratica delle attività sportive, mantenendo
particolare attenzione per la valorizzazione delle eccellenze.
I Giochi Sportivi Studenteschi non saranno soltanto la celebrazione di
una competizione ma anche l’occasione per meglio progettare l’azione
educativa delle scuole. I Centri Sportivi Scolastici, la cui
costituzione è prevista dalle Linee Guida, sono uno strumento
necessario per ampliare l’orizzonte culturale ed incrementare il
sentimento di appartenenza ed aggregazione sociale degli studenti. Essi
rappresentano un segnale forte per la diffusione dello sport scolastico
come momento educativo legato allo star bene a scuola. La costituzione
dei CSS, deliberata autonomamente nelle scuole, potrebbe essere
propedeutica allo sviluppo dell’Associazionismo Sportivo Scolastico,
come avviene in diversi Paesi europei, e potrebbe coinvolgere
direttamente gli studenti, invitandoli ad assumere ruoli attivi nella
gestione delle attività come giudici, arbitri, giornalisti (si veda
come esempio, il progetto ‘Comunicare lo Sport’ promosso lo scorso anno
scolastico dall’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia). Allo
sforzo dei docenti e degli studenti dovrà corrispondere un maggior
sforzo da parte di chi deve garantire che a ciascuna scuola, sia
fornita la necessaria assistenza progettuale e tecnica.
La crescita culturale, civile e sociale dei giovani viene
favorita da un’attività motoria e sportiva scolastica che insegni
soprattutto corretti stili di vita e a contrastare i danni di una
sempre più diffusa ipocinesia.
Lo sport, inoltre, è una valida strategia contro il fenomeno del
bullismo, sempre più frequente nei vari strati sociali della
popolazione studentesca, e un aiuto nei confronti di personalità
fragili e poco strutturate dal punto di vista emozionale e affettivo.
Prevenire il disagio, la dispersione scolastica e la marginalità
sociale è dovere e impegno della scuola, che può agire in tal senso
anche attraverso l’educazione allo spor
(ASCA)