Se il 28/10/2010 un
internauta prova a navigare sull’Homepage: istruzione.it, trova in
evidenza un bel titolo:“Indicazioni in merito all'introduzione
dell’insegnamento di "Cittadinanza e Costituzione" nel nostro sistema
scolastico (C.M. n. 86 del 27 ottobre 2010)”. E dopo un tuffo al cuore
e un’espressione alle labbra che inizia con le parole di Giorgio
Faletti: “Minica, signor tenente”! codesto sperduto nel Web prova ad
“aprire” il documento. Ma trova scritto: Indirizzo hubmiur.sidi.mpi.it
non trovato.
E’ capitato a me, vecchio professore, di gioire per una circolare
annunciata e poi sentirmi preso per il pigio, ancora una volta, sul
tema dell’Educazione civica.
Oggi, 29/10/2010, “provando e riprovando” (Parad. III, 3), ho
avuto sempre lo stesso messaggio del PC: Indirizzo hubmiur.sidi.mpi.it
non trovato. Il padre Dante mi ha fatto capire che “riprovando”
non è “provare di nuovo” ma “respingere con riprovazione”. E’ quello
che ho fatto. Già non amavo questo sito del Miur, adesso lo detesto. E
non c’è speranza di avere possibilità di conoscere il contenuto della
C.M. n. 86 del 27 ottobre 2010 su Cittadinanza e Costituzione. Domani è
sabato, giorno in cui il sito ministeriale è fermo alle notizie del
giorno prima. Dopodomani è domenica. Lunedì è festività dei Santi… Fino
a martedì 2 Novembre, per essere in tema coi morti, la Circolare
resterà un “fantasma” o un “aborto” o uno “scherzo” di un hacker. Così
l’educazione civica da Cenerentola della scuola sarà promossa a
fantasma, defunta come l’insegnamento del diritto.
Questa è la politica degli annunci. Siamo lontanissimi dal fare.
Persino le parole si ribellano alla Gelmini e le circolari si
“suicidano” e si tolgono di mezzo per non creare problemi, come nel
finale di “Lettera ad un bambino mai nato”. Resta solo la traccia di un
titolo come un’epigrafe cimiteriale.
“Qui giace l’Educazione Civica, tra l’italica indifferenza”.
E dire che l’Educazione civica nacque a Catania, in un convegno
nazionale dell’UCIIM del 1957 (avevo 10 anni, e frequentavo la quinta
elementare dai Salesiani alla Salette). Venne alla luce al Castello
Ursino, dove il compianto preside Francesco Capodanno coordinò i lavori
su “Il problema dell’educazione dei giovani alle virtù civiche e alla
democrazia: l’insegnamento della Costituzione” non come materia da
studiare ma un edificio da costruire, una disciplina da imparare e da
vivere per raccogliere e proporre valori da difendere e testimoniare.
Capisco bene perché questo governo e
la Gelmini preferiscono un fantasma ad una Cenerentola.
(che se ne infischia della CM del 21 ottobre “Il Codice disciplinare
per i dirigenti scolastici”, pubblicata dal Miur sul proprio sito
internet .)
Giovanni Sicali
giovannisicali@gmail.com