Si sta
diffondendo in tutte le scuole della provincia di Venezia la NON
COLLABORAZIONE e il BLOCCO DELLE ATTIVITÀ AGGIUNTIVE. Questo
come forma di lotta contro lo sfascio della scuola pubblica, provocato
dalla legge 133/2008 (piano programmatico del Ministero dell’Istruzione
di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze), dalla
legge 169/2008 (disposizioni urgenti in materia di istruzione e
università) e dal decreto legge 78/2010 (misure urgenti in materia di
stabilizzazione finanziaria e di competitività economica). Contro il taglio di ore e materie, contro
l’aumento del numero di alunni per classe, a scapito della didattica,
ma anche della sicurezza. I tagli in tre anni ridurranno di circa
150.000 unità gli organici del comparto scuola, saranno negati 8
milioni di Euro di finanziamento all’istruzione, saranno espulse
definitivamente dalla scuola decine di migliaia di docenti e ATA
precari. La protesta è anche contro il generalizzato attacco al
lavoro nel comparto, che si concreta nel mancato rinnovo del contratto
di lavoro (gli stipendi sono già i più bassi in Europa), nella
cancellazione di tre anni dalla progressione di carriera (scatti di
anzianità), nello spostamento di un anno della pensione di anzianità e
nel pensionamento a 65 anni per le donne. Questi provvedimenti assumono
chiaro senso persecutorio, nei confronti di una categoria che ha per
lungo tempo dimostrato senso di responsabilità, garantendo la funzione
didattica nonostante i tagli occupazionali e di risorse.
Con delibere dei collegi docenti
Liceo “M. Foscarini” di Venezia; I.T.I.S “A. Pacinotti” di
Mestre,I.T.I.S. “C. Zuccante” di Mestre; I.T.C.S. “Lazzari” di
Dolo-VE;I.S.A., Nuovo Liceo Artistico di Venezia e Mestre)Liceo
Majorana – Corner di Mirano-VE; I.T.S.C.G. “8 Marzo” di
Mirano-VE;I.P.S. “Musatti” di Dolo - VE o con mozioni di affollate
assemblee sindacali indette dalle R.S.U. di istituto(I.S.I.S nautico
Cini-Venier di Venezia; Liceo Scientifico “G.B. Benedetti” di
Venezia;Liceo Scientifico “U. Morin” di Mestre; Liceo Scientifico “G.
Galilei” di Dolo-VE;I.S.I.S. “M. Polo – N. Tommaseo” di Venezia;
I.S.I.S. “Foscari” di Mestre;Liceo “Stefanini” di Mestre; Liceo
Artistico di Venezia;S.M.S. “Einaudi” di Marghera-VE; l’I.C. “F.
Morosini” di Venezia;l’I.C. “D. Alighieri” di Venezia; la S.M.S. “J.
Sansovino” di Venezia)liceo "Veronese" di Chioggia -VE ItIS "Righi" di
Chioggia -VE
IL PERSONALE DELLA SCUOLA SI ASTIENE DALLE ATTIVITÀ NON PREVISTE DAL
CONTRATTO DI LAVORO, IN PARTICOLARE DELIBERANDO:
- di non inserire i viaggi di istruzione, gli stage linguistici, le
visite guidate nella programmazione di Istituto per l’anno scolastico
2010-2011; - di limitare il proprio impegno essenzialmente alla
didattica di aula, non effettuando tutte le attività non retribuite che
si svolgono al di fuori dell’orario di servizio; - di non svolgere
lavoro straordinario (ore di supplenza o eccedenti l’obbligo
contrattuale), colmando i vuoti creati dall’espulsione del personale
precario; - di studiare per il prossimo anno scolastico forme di non
adozione dei libri di testo, proponendo lo scambio dei libri e
l’adozione di dispense, per incidere sul business dell’editoria
scolastica. IL BLOCCO DELLE VISITE E DEI VIAGGI DI ISTRUZIONE (la
manovra estiva di Tremonti ha abolito la diaria per le visite
all’estero) sta già ottenendo grande riscontro. Vari operatori
turistici – ad esempio il Consorzio Turistico della Carnia (UD) –
lamentano le disdette per la tradizionale “settimana bianca” da parte
delle scuole. Il turismo scolastico vale 375 milioni di Euro all’anno,
di cui neppure uno scivola nelle tasche di quanti nella scuola
organizzano le visite e accompagnano i ragazzi. I lavoratori della
scuola, docenti e ATA, si stanno attrezzando per una lunga stagione di
protesta e di mobilitazione, individuando anche nuove e articolate
forme di lotta che vadano oltre lo sciopero tradizionale – che resta
strumento di agitazione imprescindibile -, ma che siano visibili ed
efficaci.
Venezia, 25 ottobre 2010 La Rete di Scuole della Provincia di Venezia
Libero Tassella
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