A volte
bisognerebbe riflettere su dove finiscono i diritti dei lavoratori, in
questo caso del personale scolastico e dove invece dovrebbero iniziare
quelle degli studenti, nei casi che andiamo a vedere bambini che
frequentano le scuole elementari.
Pochi giorni fa un bambino si è trovato la porta della scuola chiusa
per sciopero e se ne è tornato a casa da solo mettendo a rischio la sua
incolumità, un'altra volta i bidelli in sciopero trattengono la chiave
della scuola, lasciando fuori docenti e alunni, oggi un nuovo episodio
ha avuto luogo a Roma sempre in ambito di scioperi scolastici.
Ieri era previsto lo sciopero della prima ora di lezione proclamato
dalla Cgil-scuola. In una scuola elementare romana, dove allo sciopero
ha aderito soltanto una parte del personale, è successo che ad alcuni
alunni arrivati con lo scuolabus è stato vietato l’ingresso
nell’edificio scolastico, in quanto l’insegnante della loro classe non
c’era, avendo aderito allo sciopero.
C’erano tuttavia altri insegnanti all’interno della scuola, ma,
nonostante l’avviso rituale del dirigente scolastico che in casi del
genere non viene assicurato il regolare svolgimento delle attività
didattiche (il che sottintende che la vigilanza agli alunni che
arrivano a scuola è comunque assicurata) agli alunni senza il proprio
insegnante la scuola non ha offerto nemmeno la minima assistenza. Li
hanno fatti rimanere fuori nello scuolabus che li aveva portati a
scuola, provocando le giuste ire dei genitori.
In casi del genere la vigilanza, quantomeno la vigilanza da parte della
scuola dovrebbe essere assicurata, anche se non è possibile assicurare
la normale attività didattica. Si trattava, peraltro, di un’ora sola,
in una scuola elementare dove gli alunni, essendo piccoli hanno bisogno
di vigilanza e assistenza.
Alla fine gli alunni dello scuolabus sono entrati alle 9,20 all’arrivo
dell’insegnante che aveva terminato lo sciopero. (da pianetamamma.it)
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