Soddisfazione
della Associazione Istruzione Unita Scuola , per la riuscita dello
sciopero silenzioso con l'occupazione dei siti web degli Uffici
Scolastici per conoscere il curriculum degli insegnanti.
Leonardo Donofrio dello IUniScuoLa: un atto di trasparenza atteso dalle
famiglie e dagli studenti
Ecco l'anticipazione del 22 ottobre di Sofia.it
Il curriculum degli insegnanti diventerà accessibile a tutti grazie ad
internet. Genitori e studenti potranno consultare on-line il CV dei
docenti e capire dove hanno insegnato prima di arrivare nella loro
scuola, che studi hanno fatto e, in definitiva, con quale profilo
professionale si propongono agli alunni. Inoltre saranno messe in
evidenza le conoscenze linguistiche, informatiche e le eventuali
pubblicazioni.
«L’anagrafe nazionale telematica dei docenti», questo il nome
ufficiale, è prevista da un regolamento firmato dal ministro
dell’Istruzione Mariastella Gelmini. Un lungo documento che ha superato
l’esame del Consiglio nazionale della pubblica istruzione e che
riguarda in primis le nuove classi di concorso per i docenti. Ma in
quel testo, all’ultimo momento, il consigliere del ministro Max Bruschi
ha infilato il passaggio sui curriculum.
Dice il nuovo articolo 4 del regolamento che l’anagrafe dei docenti
sarà pubblicata direttamente sul sito internet del ministero
dell’Istruzione. Per ogni insegnante saranno indicati una serie di voci
standard: il titolo di studio, cioè laurea o diploma; le abilitazioni,
cioè le materie che può insegnare; la scuola dove insegna e quelle dove
ha lavorato prima; le eventuali pubblicazioni di libri o articoli; le
eventuali specializzazioni, cioè i corsi seguiti dopo la laurea o il
diploma; le certificazioni «con particolare riferimento alla lingue
straniere e alle competenze informatiche».
Sul sito del ministero finirà il curriculum di tutti gli insegnanti,
dalle materne alle superiori, sia di ruolo che precari se inseriti
nella graduatorie permanenti, quelle dove si pesca per le supplenze
annuali. In tutto quasi un milione di persone.
I tecnici del ministero dell’Istruzione dicono che il sistema potrebbe
andare a regime a partire dall’inizio del 2011, comunque in tempo per
il prossimo anno scolastico. Il provvedimento, osteggiato da molte
parti, rappresenta per altri un atto di trasparenza per famiglie e
studenti che potranno avere più elementi per valutare le scuole e gli
insegnanti che vi lavorano.
L’anagrafe potrebbe essere un tassello importante anche per la
realizzazione di una progressione della carriera del singolo insegnante
e per avere un sistema di reclutamento pensato in modo da favorire un
incrocio tra il profilo del docente e le esigenze formative delle
scuole di un certo territorio.
Web Miur www.istruzione.it
(da http://iuniscuolaer.blogspot.com)
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