“Tradito
lo spirito della riforma”, dunque, “è meglio ritirarla”. Lo ha detto il
presidente della Camera, Gianfranco Fini, a Foggia durante
l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università.
Il leader di Fli aggiunge: ”Se
vengono confermati i tagli e se non si mettono a disposizione posti di
associato per i ricercatori, si impedisce la carriera ai meritevoli”.
Togliere soldi alle università “non è sopportabile perché ci sarebbe
uno sbilancio tra la spesa per il personale e i fondi ordinari tale per
cui sarebbe impossibile dare gli stipendi del personale e queste non
sono opinioni politiche ma matematiche”. Il presidente della Camera
riprende alcune polemiche interne al partito: ”E’ vero come ha detto
una autorevole ministro che la cultura non si mangia, ma se non c’è
cultura e una istruzione accessibile a tutti non si nutre lo spirito di
un popolo, non gli si dà la ragionevole certezza di potersi costruire
un futuro”.
Terminata la cerimonia di apertura dell’Università di Foggia, il
presidente della Camera ha fatto tappa in uno dei circoli di
Generazione Italia. Rivolgendosi ai giovani militanti, Fini dice:
“Chissà perché la questione numero uno è la giustizia e mai si parla
delle università”. E infine si domanda: “Chi si sposa in Italia se non
sa che tra sei mesi avrà uno stipendio?”. Poi cita il caso della
Germania dove “chi ha contratti a tempo determinato ha una busta paga
più pesante del suo collega, più fortunato, che ha un contratto a tempo
indeterminato”. Ma “di queste cose non si discute”.
da ilfattoquotidiano.it