Si è tenuto, mercoledì 20
ottobre, un incontro al Miur sui temi della formazione dei docenti
della scuola primaria per la lingua inglese, della formazione
finalizzata al CLIL nella secondaria superiore e degli indirizzi
che il MIUR vorrebbe proporre per la formazione complessiva dei docenti
con particolare riferimento alla scuola secondaria.
Sinteticamente,
queste sono le proposte illustrate dall´amministrazione:
• La prima trance di corsi di
formazione per l´acquisizione delle competenze nella lingua inglese ha
presentato alcuni problemi. C´è stata una preoccupante defezione degli
iscritti dai corsi giustificata dagli oneri connessi (trasporti
pubblici mancanti, non riconoscimento dell´uso del mezzo proprio) e da
casi di impreparazione dei docenti tutor che hanno scoraggiato la
frequenza (sic!). Inoltre la piattaforma informatica predisposta per il
corso on line si è dimostrata non adeguata ed è necessaria una sua
implementazione o la sua sostituzione con altri software che potrebbero
essere gestiti direttamente dal MIUR o dall´ANSAS (ora le piattaforme
sono state acquistate da soggetti privati).
• Per ovviare ai problemi suesposti il MIUR propone di organizzare la
nuova trance di incontri di formazione aumentando le ore in presenza
(da 30 ore a 60 ore) diminuendo le ore da dedicare al corso on line.
C´è sempre il problema dei docenti tutor che sono spesso difficilmente
reperibili perché non abilitati all´uso del mezzo proprio per il
raggiungimento della sede del corso e per l´esiguità dei compensi loro
attribuiti.
• CLIL: il Miur considera già positivi i dati presenti a livello
nazionale di scuole che hanno sperimentalmente attivato il CLIL (non ci
sono stati consegnati però dati concreti di analisi). Per consentire il
raggiungimento dei livelli previsti dalla normativa per insegnare
materie non linguistiche in inglese (livello C1) il Miur propone che i
docenti che sono già in possesso di certificazioni di livello inferiore
o che siano certificabili in tale senso possono utilizzare le 150 ore
per frequentare corsi di formazione a spese dell´amministrazione. Per i
docenti con livelli molto bassi o inesistenti l´unica soluzione è che
il Miur stipuli convenzioni con enti, ambasciate, università affinché
possano seguire a prezzo agevolato corsi di formazione (a loro spese!!).
• Per le altre aree disciplinari il Miur sta pensando di proporre
convenzioni con enti e università per avviare progetti di formazione
anche disciplinare con il conseguimento di titoli riconosciuti e
spendibili (master, ecc.), titoli che potrebbero essere fatti valere a
livello di graduatoria interna, ma non nella mobilità esterna. Non è
chiaro se ciò avvenga, come probabilmente sarà con parziale pagamento a
carico dei frequentanti.Le OO.SS. e in particolare la FGU hanno
fortemente criticato gli approcci che il Miur sta predisponendo
nella formazione.
In particolare la nostra delegazione ha espresso le seguenti critiche:
• Continuiamo a contestare il livello della qualità e gli effetti
concreti che i corsi di formazione hanno nella scuola primaria laddove
avevamo già gli specializzati in organico. I docenti riscontrano
inoltre difficoltà a seguire una mole così onerosa di impegni che sono
spesso ostacolati dai dirigenti scolastici a fronte della mole di
lavoro a loro carico nella scuola.
• Risulta stupefacente che si verifichino situazioni di inadeguatezza
dei docenti tutor laddove essi sono stati scelti dall´ANSAS (a questo
punto ci si domanda come).
• Risulta inaccettabile che siano state scelte piattaforme non adeguate
per i corsi on line (chi ha preso i soldi e quanti soldi dovremo
spendere per acquistarne di nuove?)
• Risulta inaccettabile che gli oneri di trasporto con mezzo proprio
nelle aree non sufficientemente servite da mezzi pubblici siano a
carico dei docenti tutor e dei frequentanti.
• CLIL: sono stati contestati i dati del Miur. Non si capisce come
possano essere concesse le 150 ore per la massa dei docenti che
intenderebbero frequentare i corsi di perfezionamento per il C1 a
fronte di risorse sempre più scarse in organico. Non si accetta
l´impostazione che interessa la maggior parte dei docenti sprovvisti di
certificazioni di livello pari o superiore al B1 che dovrebbero pagarsi
i corsi e fare i corsi al di là dell´orario di lavoro. Siamo contro il
volontariato obbligatorio o indotto obbligatoriamente. Come avviene in
tutte le altre categorie i corsi di formazione devono essere fatti
all´interno dell´orario di lavoro pagati dal datore di lavoro.
Di fronte alle contestazioni e alle numerose richieste di chiarimenti
il Miur ha promesso di convocare entro pochi giorni una nuova
riunione con le OO.SS.
redazione@aetnanet.org