''Davvero una giornata
importante nella lotta per difendere quel bene comune cruciale che e'
la scuola pubblica di tutti e per tutti. Dai dati delle principali
citta' risulta che il 30% dei lavoratori hanno scioperato, fatto di
grande rilievo visto che il nostro appello alle strutture sindacali per
uno sciopero comune non e' stato purtroppo accolto e che la
responsabilita' dell'iniziativa e' gravata solo sulle nostre spalle''.
Cosi' il portavoce nazionale dei Cobas, Piero Bernocchi ha commentato
la mobilitazione nazionale di oggi nel mondo della scuola.
Secondo i Cobas sono stati almeno centomila i manifestanti, -docenti,
Ata, studenti, genitori, operai e lavoratori di altre categorie, che
sono scesi in piazza nelle manifestazioni regionali con delle punte
particolarmente alte a Torino (circa 20 mila), Roma (15 mila), Napoli
(15 mila), Palermo e Cagliari (entrambe 7 mila), Pisa (6 mila).
''Sciopero e cortei si sono rivolti contro i tagli di orario, materie e
posti di lavoro (140 mila in meno in tre anni), sottolineando come
l'impoverimento della scuola sia certamente un processo in atto da un
ventennio con la responsabilita' dei governi sia di centrodestra sia di
centrosinistra, ma che, nel contempo, - ha aggiunto Bernocchi -
l'attuale politica di tagli registra un salto quantitativo che ci
precipita verso il baratro di una scuola-miseria senza risorse ne'
speranze''.(ASCA)
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