Erano trentamila, secondo gli
organizzatori, gli studenti che oggi a Catania hanno sfilato lungo la
via Etnea per manifestare contro le politiche di tagli del Governo e
per ribadire con forza la propria volontà di difendere la scuola e
l’università pubblica dalle grinfie dei Ministri Gelmini e Tremonti.La
manifestazione di oggi, voluta dall’ UDU (Unione degli Universitari),
dalla FdS (Federazione degli Studenti) e dai movimenti
studenteschi a cui ha aderito CGIL, guidata dal neo eletto segretario Antonella Distefano, si entra nel
vivo della fase di mobilitazione in cui studenti e docenti reclamano
insieme il diritto allo studio e al lavoro. (Foto: Emmesse)
Con l’avvio del nuovo anno scolastico, si registrano, in tutte le
scuole di ogni ordine e grado, meno ore, meno materie, meno
insegnamenti, meno insegnanti. “ e Tremonti giustificano la loro opera
distruttiva dicendo che in un periodo di crisi come questo bisogna
tagliare tutto il possibile – così come sottolineano nella piattaforma
programmatica che hanno stilato i ragazzi della Federazione degli
Studenti – ma noi crediamo che le nostre scuole non possano essere
gestite come delle aziende in dissesto economico, né che si possano
considerare il sapere e l’istruzione come dei capitoli di bilancio sui
quali battere cassa. A chi ci dice che non ci sono soldi rispondiamo
che il nostro Paese spende 23 miliardi nell’apparato militare; 5
miliardi per le grandi opere, 700 milioni l’anno per le scuole
paritarie e 20 milioni per campi di addestramento alla guerra per
studenti”. Il corteo, che è partito da piazza Roma, è sceso lungo la
via Etnea e dopo una breve sosta (e qualche fischio) davanti il Palazzo
degli Elefanti si è diretto in piazza Cutelli, davanti la facoltà di
Scienze Politiche.
Mari Miccichè
marimicciche@hotmail.com