Dopo la
“cronaca” sulla comunicazione di ieri al Senato, vorrei entrare nel
merito delle affermazioni governative: PUNTO PER PUNTO, rispolverando
un’antica forma letteraria che sta andando in disuso: Il CONTRASTO, alla
maniera di Cielo-Cedda d’Alcamo.
(Gelmini dixit = numeri dispari. Il
vecchio Prof= numeri pari)
1. Gelmini dixit: Non ci sono stati tagli
negli organici, anzi sono andati in pensione più di 20 mila professori
e ne sono stati assunti 10 mila
2. Il vecchio Prof: Allora ci sono 10
mila insegnati in meno, tagliàti come le tante ore tolte alle classi
intermedie degli istituti tecnici e professionali.
3. Le classi non sono sovraffollate.
Quelle con oltre 25 alunni sono lo 0,4% e sono poca cosa
4. Allora ogni duecento classi ce n’è una
che è di 25 e anche di 35 alunni. E siccome dove c’è un disabile si può
scendere a 20. Lo 0,4% del totale rimanente è tantissimo.
5. La formazione dei docenti nuovi
avverrà dopo un tirocinio con un tutor
6. Ma decidetevi. I professori sono bravi
a fare i tutor di altri in formazione; e i precari che cosa sono se non
tirocinanti per decenni.
7. Negli anni la scuola è diventata un
ammortizzatore sociale.
8. Ah, Bella! Si chiama mondo del
lavoro. Io lavoro ed ho diritto ad essere pagato. Sono ammortizzatori
sociali le scandalose pensioni dei parlamentari (dopo soli 2 anni e
mezzo!)
9. Con i moduli sono entrati a scuola
tanti e tanti “fannulloni”
10. Si chiama offerta formativa, pluralista, diversificata e
competente. Conoscere tanto di poco e non niente di tutto. E si può
ottenere la scuola di merito e qualità.
11. La finanziaria non è cattiva. Pensate che il 97% è destinato
agli stipendi del personale e solo il 3% agli investimenti.
12. Hai sparato grosso sulla percentuale, perché ci metti dentro
anche le spese degli enti locali… Ma chi l’ha stabilito che solo il
4,7% del PIL è destinato all’istruzione? Se vuoi che la percentuale per
gli stipendi scenda aumenta gli investimenti per la scuola. Parla con
Tremonti e gli ricordi le quote latte e i soldi per le spese militari,
per non parlare dell’evasione fiscale che non la fanno certo gli
insegnanti.
13. Dobbiamo utilizzare le risorse non a pioggia ma secondo
criteri di meritocrazia.
14. Bel principio: la meritocrazia applichiamola ai ministri, a
Lei. Quali meriti vanta per essere il più giovane ministro della ex
Pubblica Istruzione diventata MIUR aziendale?
15. Niente scatti automatici di anzianità. Niente aumenti
stipendiali. Solo “vacanza” contrattuale.
16. D’accordo: solidarietà con il momento di crisi generale. Ma
mi prometti che dirai a Tremonti di fermare i prezzi di tutti i
prodotti in commercio per tre anni? U putiaru voli i pìcciuli.
17. Ma gli scatti sono garantiti. Li daremo regolarmente
utilizzando il 30% dei risparmi ministeriali.
18. Non lo dica a parole, lo metta per iscritto. E poi: ‘sto 30%
per quanti usi e scopi deve servire? A Tremonti lo ha detto? I proff.
italiani sono i peggio pagati in Europa.
19. Il 15% degli alunni italiani ha il LIM, la lavagna
multimediale, cioè 1 milione di alunni.
20. Bum ! Venga nelle scuole, venga al Sud dove ha conseguito
l’abilitazione alla professione. E’ vero. Ormai anche più di 1 milione
di ragazzi usa Internet. Ma non l’hanno imparato a scuola. Devono solo
ringraziare i loro genitori, a casa loro.
21. Abbiamo fatto una riforma epocale che non si vedeva dai tempi
di Gentile! Passerò alla Storia!
22. Più che altro Lei passerà alla cronaca! La sua riforma è
piuttosto una manovra economica, quella imposta da Tremonti, vero
ministro della (d)istruzione pubblica.
23. Abbiamo ridotto ore e materie inutili negli istituti
professionali e tecnici
24. Si chiama distruggere non riformare. La vera riforma l’hanno
svolta, negli ultimi decenni, le scuole che hanno introdotto i progetti
“Brocca” e affini. E poi, signora Gelmini, Lei lo sa cosa è il TAR,
cosa è il Consiglio di Stato? Sono un optional, come sta diventando il
Parlamento italiano?
25. Stiamo riducendo gli sprechi nel pubblico impiego e nella
scuola.
26. Gli insegnanti sono una risorsa, non uno spreco. Sono un
patrimonio sul quale bisogna investire. E’ la scuola che è diventata
precaria. State tagliando lo sviluppo e la formazione dei cittadini.
27. Dobbiamo aggiustare i conti dello Stato, se no andiamo alla
bancarotta. I sacrifici sono per tutti.
28. Le ricordo che due anni fa la Lega ha fatto notare in
Commissione che i tagli per la scuola previsti per la finanziaria erano
eccessivi. Non l’avete ascoltata. Il parlamento è stato zittito con la
fiducia.
29. Abbiamo introdotto i Licei coreutici e musicali
30. Complimenti: uno o due per ogni regione! Capirai?! Meno male
che i giovani amano e fanno musica e danza e arte con i sacrifici dei
loro genitori.
31. Abbiamo dato priorità all’edilizia scolastica per mettere in
sicurezza gli edifici. Già l’80% è stato monitorato.
32. Lo sa che c’è una legge che è importantissima, la 46/90 e la
maggior parte delle scuole sono fuori legge per tantissimi motivi. E
lei e Tremonti tagliate. La germania investe 10 miliardi per le scuole
e noi tagliamo 8 miliardi e mezzo?
33. Abbiamo progetti in accordo con il ministero della difesa
“Allenati per la vita”
34. Non ho capito l’accento. Allenàti o Allènati? Ah… una specie
di scuola di sopravvivenza nel caso di incidenti a scuola? Sapere usare
le armi, se scoppia una guerra? Ma cosa è? Con quali soldi si farà
questo progetto?
35. Insomma noi abbiamo un grande progetto di riforma scolastica
e lo attueremo a qualunque costo e sacrificio.
36. Me lo ricordo cosa scrisse Tremonti per Lei nel 2008: “Per
esigenze di razionalizzazione economica, si torna al maestro unico”. E’
questa la riforma epocale? Questa è l’idea che sta alla radice di
tutto? L’impresa economica?
37. Noi stiamo proponendo una scuola dove si torna alla
formazione e al rigore. La condotta è basilare. Ci vuole almeno il 6
per la promozione. Non ci si può assentare più di 50 giorni.
38. Ministro, non sia trionfalista. Lo ammetta che ha un compito
arduo, che è tempo di tagli e non di riforma storica!
39. Abbiamo introdotto le 3 “I” Inglese, Internet e Impresa.
40. Sì d’accordo: delle 3 “I” sta andando bene solo l’impresa
Mediaset oltre alle scuole private che sono imprese economiche floride.
41. Vi volete convincere che ci vuole austerità della spesa
pubblica? Che ci vuole una profonda azione riformatrice.
42. Vero: Ma un ministro deve affrontare i problemi. Come una
buona madre di famiglia che scarseggiando il cibo a tavola non pensa
minimamente di eliminare qualche figlio a vantaggio di altri!
(P.S: Il senatore Quagliarello si è arrabbiato e ha sbattuto il
microfono parlando allora a favore di Eluana Englaro in coma
irreversibile. Adesso che ci sono 140mila famiglie a rischio
sopravvivenza a causa del precariato… se ne lava le mani e li chiama in
un Senato vuoto ILLUSI!)
Gianni Sicali
redazione@aetnanet.org