''Deludente la
relazione del ministro Gelmini, nessuna risorsa sul merito fino al
2012, evidentemente e' ottimista sul Governo o ha buone notizie da
Fini. In realta', si e' trattato di un auto-denuncia rispetto a una
scuola italiana piu' povera, con insegnanti piu' anziani e meno
motivati. Una scuola senza speranza di chiamare i giovani migliori a
questa fondamentale professione''. Cosi' il senatore del Pd Antonio Rusconi, capogruppo in
commissione Istruzione, in merito all'informativa del ministro
dell'Istruzione Gelmini sull'avvio dell'anno scolastico.
''La scuola pubblica rischia di non poter piu' assolvere ai propri
compiti istituzionali della didattica e della formazione, a causa di un
riordino del sistema connesso solo ai tagli imposti dalla manovra
economica di Tremonti e non ad un vero disegno riformatore''. Cosi' Fabio Giambrone, capogruppo Idv in
Commissione istruzione al Senato, nel suo intervento in Aula rivolto al
ministro Gelmini.
Prosegue il senatore: ''La situazione del mondo scolastico ha un
carattere di emergenza, sia con riferimento alla qualita' dell'offerta,
che risente gravemente della mancanza di fondi, sia relativamente ai
livelli occupazionali penalizzati dall'introduzione del maestro unico,
che ha eliminato la comunita' di conoscenze garantita dalla pluralita'
del corpo docente''.
''Noi dell'Italia dei Valori ci opponiamo fermamente all'irresponsabile
smantellamento della scuola e al piu' grande licenziamento di massa
della storia repubblicana, restando al fianco di docenti, dirigenti,
personale Ata, precari, genitori e studenti che costituiscono una
risorsa per il Paese. La scuola va salvata, e' necessario investire
nell'istruzione pubblica se si vogliono dare possibilita' di sviluppo
sociale. La riforma del governo Berlusconi - ha concluso Giambrone -
rende invece precario il futuro di un'intera collettivita'''.(ASCA)
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