Potranno avere
corso le procedure selettive per i passaggi del personale
amministrativo, tecnico ed ausiliario dall'area contrattuale inferiore
all'area immediatamente superiore. Ovvero da collaboratore scolastico
ad assistente e da assistente a direttore dei servizi. Sono le progressioni indette con il decreto
n. 979/2010 e sospese per effetto di un ricorso per l'annullamento,
previa sospensione, dell'efficacia del decreto medesimo.
Ove tali procedure sono state completate, potranno avere corso le
nomine in ruolo. Il Tar del Lazio con l'ordinanza n.4232 del 30
settembre 2010 ha, infatti, respinto la richiesta di sospensione
cautelare del predetto decreto presentata da diversi precari Ata,
ausiliari, tecnici e amministrativi, che ritenevano illegittima la
esclusione del personale precario dalle procedure selettive ivi
previste. L'ordinanza dei giudici del tribunale amministrativo
dovrebbe consentire ora al ministero dell'istruzione di considerare
decadute tutte le disposizioni emanate in attesa della decisione del
Tar (inibizione delle funzioni informatiche preposte alla pubblicazione
delle graduatorie provvisorie e definitive delle procedure concorsuali;
l'accantonamento dei posti disponibili per i vincitori del concorso
relativi all'anno scolastico 2010/2011( 900 posti di direttore dei
servizi generali e amministrativi; 3.080 posti di assistente
amministrativo; 714 posti di assistente tecnico) e la loro copertura
con supplenze fino all'avente diritto e di emanare immediate
disposizioni per consentire i passaggi di qualifica.
Il problema che dovrà essere preliminarmente risolto nell' incontro che
si terrà questa mattina tra le organizzazioni sindacali e il ministero
dell'istruzione riguarda principalmente le decorrenze giuridiche ed
economiche dei passaggi di qualifica che avrebbero dovuto avere
effetto, se tutto si fosse svolto secondo i tempi previsti dal decreto
n. 979, dal 1° settembre 2010.
Un secondo problema strettamente collegato al primo è quello relativo
alle nomine di supplenza annuale o fino all'avente diritto di direttore
dei servizi e di assistente amministrativo e tecnico conferite a
livello provinciale sul contingente dei posti accantonati per i
passaggi.
Si tratta di circa 4 mila assunzioni che potrebbero essere rimesse in
discussione. Un prospettiva che comprensibilmente allarma le
organizzazioni sindacali e pone seri problemi all'amministrazione
scolastica provinciale che rischia di andare incontro ad un notevole
numero di ricorsi dinanzi al giudice del lavoro.
L'unica soluzione che appare percorribile senza eccessivi ostacoli
potrebbe essere quella di attribuire la decorrenza giuridica del
passaggio dal 1° settembre 2010, quella economica con il raggiungimento
sede dal 1° settembre 2011. (Da ItaliaOggi di Franco
Bastianini)
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