Non si può parlare di una
scuola "degradata", lasciando intendere che ciò sia di colpa di chi ci
lavora, costretto a farlo in condizioni sempre più pesanti e difficili.
Se c'è un degrado crescente, è casomai quello dell'attenzione e
dell'impegno ad investire come si dovrebbe sull'istruzione e la
formazione.
Questo Governo non sembra preoccuparsi di spendere meglio, ma soltanto
di spendere meno. Non è questo che serve alla scuola, né al Paese, che
di una scuola migliore ha bisogno per darsi prospettive di rilancio e
di crescita.
Anche sui dati dell'OCSE serve da parte di tutti un approccio serio,
che non selezioni accuratamente solo quelli da spendere "a (im)proprio
uso e consumo": essi ci sollecitano a ripensare in modo attento
l'impiego delle risorse investite nella scuola, ma non ci invitano
affatto a spendere di meno.
Ci chiedono esattamente il contrario.
Francesco Scrima
Segretario Generale CISL Scuola
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