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Lavoro: 2 lettere aperte a Gelmini e Pizza: merito, qualità, formazione; interrogazioni parlamentari di Pd e Idv

Comunicati
Gent.issimo Sig. Ministro Mariastella Gelmini

Sono un docente, Suo ormai ex estimatore, che delusione, ci sono alcuni aspetti della Sua gestione dell’istruzione che mi lasciano senza parole.
Ci sono parole invece che Lei, Sig. Ministro usa in abbondanza, quali “Qualità”, “Professionalità”, “Miglioramenti”, “Merito”, “Scuola del saper fare”, tutte piene di significato che per essere apprezzate dovrebbero essere supportate dai fatti.
Le parlo da docente di scuola media superiore, le classi con 34/35 alunni (introdotte dal Ministro Fioroni e da Lei sottoscritte) sono un “obbrobrio”, in tempi in cui l’educazione latita, riuscire a fare lezione e a seguire in modo responsabile 35 alunni è un’impresa epica, da notare che tutto questo va fatto violando la legge!
Lei, Sig. Ministro ben saprà che la legge 626 prevede 1,96 metri quadrati per allievo (le ns. classi hanno dimensioni di 70 metri quadrati? Tutte quelle che ho visto io no!); la legge antincendio prevede che le classi superiori alle 25 persone siano provviste di porte antincendio e scale antincendio (le ns. aule spesso hanno porte fatiscenti che si aprono per scommessa, la larghezza dei corridoi dovrebbero permettere il deflusso degli alunni a porte aperte, giusto per citare solo le cose più macroscopiche e per non dire che ci sono ancora plessi scolastici che non rispettano la 46/90 e via dicendo!).
Con classi così numerose costringete gli stessi professori a lavorare senza rispettare le leggi, io dovrei fare “ALMENO” 2 scritti e 2 interrogazioni orali a quadrimestre, secondo Lei una buona interrogazione orale che durata dovrebbe avere per non essere trasformata in un quiz televisivo? Consideri che spesso gli alunni non sono molto preparati, si emozionano e che il docente per tirargli fuori qualche risposta deve impiegare qualche tempo in più. Le vanno bene 10 minuti? Moltiplicati per le 68/70 interrogazioni orali obbligatorie ci vogliono oltre 60 ore di lezione a quadrimestre senza un secondo di pausa. Aggiunga le ore per lo svolgimento degli scritti, la correzione degli stessi, mi sa dire dove le vado a pescare le ore per spiegare, le ore per il recupero in itinere e se qualcuno mi chiede di essere sentito per recuperare, cosa gli rispondo? Non è possibile perché siete troppi, non mi sembra proprio una risposta all’altezza della scuola che Lei sta progettando. [Il rapporto docenti/alunni che spesso viene chiamato in causa a giustificazione di questa situazione spesso si basa su rilevazioni tendenziose, per esempio si citano i dati tedeschi senza fare menzione che in Germania non sono contati i professori di Educazione Fisica, Professori di Religione, Medici che insegnano perché non risultano essere dipendenti diretti del ministero dell’Istruzione].
Un’altra chicca che è venuta fuori dalla Sua gestione che mi ha lasciato completamente di stucco, perché da Lei non me lo sarei mai aspettato sono le note ministeriali 1348, 4968 e 5358.
Ha stilato le nuove regole per diventare docente (Ottime nelle intenzioni), 5 anni di università + 1 di specializzazione sul campo, si parla di professionalità dei docenti, anche alle elementari per insegnare è obbligatoria la laurea e Lei Sig. Ministro per risparmiare qualche migliaio di stipendi cosa mi combina? … con la bacchetta magica … permette ai docenti di A075 e A076 (molti dei quali non hanno studiato una sola parola di informatica) NON LAUREATI, NON ABILITATI, di insegnare Informatica nel primo biennio della scuola superiore, tra l’altro avendo la precedenza di fatto sui docenti laureati e abilitati di A042, adducendo come giustificazioni delle cose semplicemente “assurde” se messe in bocca a un Ministro della Repubblica Italiana che fanno pensare che il Ministero della Pubblica Istruzione non sia sensibile ai problemi del ns. paese.

Le riporto quanto afferma il Governo in merito:
“Risposta del Governo alle interrogazione parlamentari presentate dall'Onorevole Zazzera (IDV) e Gatti (PD)
5-02997 Zazzera: Riconoscimento della professionalità degli insegnanti abilitati in informatica nell'ambito del riordino delle classi di concorso.
5-03018 Gatti: Riconoscimento della professionalità degli insegnanti abilitati in informatica nell'ambito del riordino delle classi di concorso.
TESTO DELLA RISPOSTA
Rispondo congiuntamente alle interrogazioni n. 5-02997 dell'onorevole Zazzera e n. 5-03018 dell'Onorevole Gatti, in quanto hanno entrambe ad oggetto l'insegnamento dell'informatica nel biennio degli istituti tecnici e negli istituti professionali e mirano ambedue all'affidamento di detto insegnamento agli abilitati in informatica anziché ai docenti titolari delle classi di concorso A075 e A076 (dattilografia, stenografia e trattamento testi).
Come è noto, negli istituti tecnici e professionali si impartisce l'insegnamento di dattilografia e stenografia soprattutto nel primo biennio. La riforma ha previsto, in via graduale, l'insegnamento dell'informatica e non più del trattamento testi, con l'evidente intento di superare la precedente logica in base alla quale appariva necessario offrire al discente la possibilità di avvicinarsi alle principali apparecchiature informatiche, attualmente ormai alla portata della gran parte della popolazione, soprattutto quella giovanile.
È tuttavia evidente come per l'inserimento dell'informatica nella prima classe dei tecnici e dei professionali non si potrà non considerare sia la preparazione iniziale del discente sia le capacità del medesimo, non ancora in possesso delle indispensabili conoscenze e competenze provenienti dallo studio di scienze come la matematica.
Per tali peculiari ragioni è ragionevole considerare come i docenti attualmente in servizio e titolari delle classi di concorso A075 e A076 (dattilografia, stenografia e trattamento testi), opportunamente, che attualmente sono in fase di predisposizione, possano degnamente impartire le principali conoscenze di base dell'informatica, utilizzando le acquisite capacità professionali metodologiche e di comunicazione, certamente non ancora in possesso dei giovani laureati in informatica.”

Due su tutti gli “sfondoni” proposti come risposta, ancor più gravi  se detti da persone che hanno la responsabilità dell’istruzione nel ns. paese.
1°] Gli alunni frequentano il biennio della scuola superiore per cui possono avere qualsiasi tipo di insegnante "tanto non sono in grado di capire, la realtà è proprio l'opposto, proprio perché l'alunno è giovane, bisogna avviarlo nel migliore dei modi facendogli capire e piacere la materia e chi lo può fare se non un insegnante preparato!!! Mettere delle buone basi è il fondamento per gli insegnamenti degli anni successivi ( … e magari in futuro non saremo più obbligati a prendere Laureati in discipline scientifiche dall’India e dal Pakistan)!!!
2°] Ma di quali giovani laureati di informatica impreparati si sta parlando? Non hanno le metodologie didattiche? A parte che ci sono docenti di ruolo con esperienza più che decennale ma ci sono anche moltissimi precari che hanno esperienza didattiche da vendere!!! Si è parlato di qualità nella scuola, di formazione di qualità dei docenti e poi fanno insegnare docenti con il solo diploma! Hanno sviluppato metodologie didattiche ma per fare cosa? insegnare a diteggiare a 10 dita, utilizzare un programma di videoscrittura ... cosa centra ciò con l'informatica? non possono fare neanche i tecnici di laboratorio perché la maggior parte di loro non sa neanche come funziona un personal computer ... ma chi vogliamo prendere in giro!!!) … ah … dimenticavo, “saranno avviati a corsi di riconversione professionale”  sì, perché Lei pensa che con qualche ora di corso sia possibile andare oltre il semplice NOZIONISMO?  Un vero docente deve amare la propria materia (non farne necessità!) e deve essere preparato (non avere una semplice infarinatura!)
Io mi sono laureato in Informatica a Pisa e Le dico, senza possibilità di essere smentito (ho superato le 30.000 ore di docenza in corsi di formazione, oltre ai 10 anni trascorsi nella scuola pubblica), che sarà davvero difficile per un docente di A075 – A076 con le basi teoriche che ha andare oltre un semplice nozionismo.
Sono questi i nuovi insegnanti che Lei desidera insegnino ai ns. figli? Per concludere il punto, più il discente è giovane più ha bisogno di un bravo docente preparato che sia in grado di fargli piacere la materia, requisito primario perché lui la continui a studiare in seguito lungo il suo percorso formativo!
Io non conosco il nome della persona che ha voluto preferire le classi di concorso A075, A076 a discapito della A042, però Le posso dire Sig. Ministro che così facendo si prende una strada senza ritorno che si allontana parecchio dalla Scuola di Qualità e Professionalità che premia il merito, che Lei professa a piè spinto in ogni intervista che rilascia.
Seguendo questa “Logica (non vorrei offendere i matematici che hanno coniato il termine) io potrei insegnare anche l’Italiano, visto che ormai l’informatica sarà affidata a questi “nuovi meravigliosi e capacissimi insegnanti”, infatti parlo correttamente l’Italiano da oltre 40 anni, “utilizzando le acquisite capacità professionali metodologiche e di comunicazione” ho sviluppato negli anni metodologie all’avanguardia, ho in più una laurea presa in un’ Università prestigiosa Italiana e una abilitazione all’insegnamento, mi manca solo il Suo corso di riconversione professionale. Quand’è che ne organizza uno? CAPISCE IL PARADOSSO?
Grato per qualsiasi risposta Voglia dare alla presente, Le porgo i miei più cordiali saluti.
Prof. Antonio Rossi – e-mail: antonio.rossi6@istruzione.it


Gent.issimo Sig. Sottosegretario all’Istruzione
                     Dott. Giuseppe Pizza

Ho letto la Risposta del Governo alle interrogazione parlamentari presentate dall'Onorevole Zazzera (IDV) e Gatti (PD)
5-02997 Zazzera: Riconoscimento della professionalità degli insegnanti abilitati in informatica nell'ambito del riordino delle classi di concorso.
5-03018 Gatti: Riconoscimento della professionalità degli insegnanti abilitati in informatica nell'ambito del riordino delle classi di concorso.

Mi aspettavo ben altra risposta da parte Sua, invece le parole che ho sentito sono state al limite della “vergogna”. Lei si rende conto di rappresentare il Popolo Italiano? Come tale dovrebbe adoperarsi per il bene del ns. paese e per il bene del ns. sistema dell’istruzione, di fatto la Sua risposta fatta a nome del Governo, lascia basiti. Nelle Sue parole, a parte l’evidentissima illogicità, fa paura anche la valutazione dei dati non corrispondente alla realtà! (Cosa molto grave per l’incarico che ricopre!) Lo dica apertamente, “Per ragioni di puro bilancio” (e voglio sperare che sia solo per questo e che non ci siano fattori inaccettabili) Voi vi state disinteressando della Scuola pubblica. Per risparmiare qualche migliaio di stipendi state proponendo delle situazioni insostenibili che mettono in ridicolo tutto il sistema scolastico, facendo perdere di credibilità a tutto il complesso che state progettando per il futuro. Come si fa ad accettare le risposte che Lei ha dato?
In Italia è stata imposta la laurea per gli insegnanti elementari, sono state dettate le nuove regole per i nuovi docenti (5 anni di laurea + 1 di specializzazione) e d’un tratto con le note ministeriali 1348, 4968 e 5358, di fatto date la precedenza all’insegnamento dell’informatica alle classi di concorso A075 e A075 (Docenti diplomati NON abilitati) su quella A042 (Docenti Laureati e Abilitati). 1° “NONSENSE” evidente Ma Vi siete resi conto di ciò che avete detto?  L’importanza e la serietà dell’incarico che ricoprite avrebbe dovuto vietarvelo.
Per maggiore precisione la riporto il “TESTO DELLA RISPOSTA
“Rispondo congiuntamente alle interrogazioni n. 5-02997 dell'onorevole Zazzera e n. 5-03018 dell'Onorevole Gatti, in quanto hanno entrambe ad oggetto l'insegnamento dell'informatica nel biennio degli istituti tecnici e negli istituti professionali e mirano ambedue all'affidamento di detto insegnamento agli abilitati in informatica anziché ai docenti titolari delle classi di concorso A075 e A076 (dattilografia, stenografia e trattamento testi).
Come è noto, negli istituti tecnici e professionali si impartisce l'insegnamento di dattilografia e stenografia soprattutto nel primo biennio. La riforma ha previsto, in via graduale, l'insegnamento dell'informatica e non più del trattamento testi, con l'evidente intento di superare la precedente logica in base alla quale appariva necessario offrire al discente la possibilità di avvicinarsi alle principali apparecchiature informatiche, attualmente ormai alla portata della gran parte della popolazione, soprattutto quella giovanile.
È tuttavia evidente come per l'inserimento dell'informatica nella prima classe dei tecnici e dei professionali non si potrà non considerare sia la preparazione iniziale del discente sia le capacità del medesimo, non ancora in possesso delle indispensabili conoscenze e competenze provenienti dallo studio di scienze come la matematica.
Per tali peculiari ragioni è ragionevole considerare come i docenti attualmente in servizio e titolari delle classi di concorso A075 e A076 (dattilografia, stenografia e trattamento testi), opportunamente avviati a corsi di riconversione professionale, che attualmente sono in fase di predisposizione, possano degnamente impartire le principali conoscenze di base dell'informatica, utilizzando le acquisite capacità professionali metodologiche e di comunicazione, certamente non ancora in possesso dei giovani laureati in informatica.”

1] Asserite che gli alunni essendo al primo biennio delle superiori possono avere qualsiasi docente perché “non ancora in possesso delle indispensabili conoscenze e competenze provenienti dallo studio di scienze come la matematica” ma stiamo scherzando? Proprio perché il discente è all’inizio del suo percorso formativo deve avere il miglior docente preparato sulla piazza affinché comprenda la materia  e la cominci ad amare e a studiare. E’ alla base per tutti i suoi insegnamenti futuri.
2] Asserite che i docenti di A075 e A076 “opportunamente avviati a corsi di riconversione professionale, che attualmente sono in fase di predisposizione, possano degnamente impartire le principali conoscenze di base dell'informatica, utilizzando le acquisite capacità professionali metodologiche e di comunicazione, certamente non ancora in possesso dei giovani laureati in informatica.” Tutto verte sul termine “degnamente”! Le capacità acquisite sopracitate si riferiscono allo svolgimento di quale attività? Dattilografia, Utilizzo di un programma di video scrittura, Utilizzo di un programma di foglio elettronico?  se pensate che l’informatica e l’utilizzo delle nuove tecnologie si riduca solo a questo siamo proprio nella mani del Signore!
3] “giovani laureati in informatica” , grazie per il giovane (per Sua conoscenza la facoltà di Scienze dell’Informazione (così si chiamava prima) è nata nel 1969 e ha sfornato migliaia e migliaia di Dottori in Informatica) ma ci sono docenti di ruolo e precari che sono prossimi alla pensione.
4] Basteranno dei semplici corsi di riconversione per permettere a questi docenti di fare cosa?  Impareranno del Nozionismo ma non potranno mai possedere la materia e diventare degli ottimi insegnanti di Informatica. Saranno solo dei docenti parcheggiati in attesa di andare in pensione a scapito degli alunni che avranno (che probabilmente non ameranno mai la materia)
Vede se invece di dire “certe cose” avesse dato dei numeri, noi docenti di A042 avremo potuto almeno giocarli al superenalotto e magari vincere quegli stipendi che Voi fate di tutto per negarceli.
Nella speranza che Lei e il Sig. Ministro della Pubblica Istruzione possiate presto ravvederVI e magari prendere coscienza dell’ordinanza del TAR del Lazio n°3588/2010, cordialmente La saluto a nome di migliaia di docenti di A042 e di milioni di Italiani che tengono alla cultura dei propri figli.

Prof. Antonio Rossi – e-mail: antonio.rossi6@istruzione.it








Postato il Lunedì, 27 settembre 2010 ore 18:00:00 CEST di Pasquale Almirante
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