'A conclusione di un
ventennio in cui governi di centrodestra e centrosinistra hanno fatto a
gara nel ridurre l'investimento nell'istruzione pubblica'', ''il taglio
di 140 mila posti di lavoro in tre anni, con l'espulsione massiccia dei
precari, operata da Tremonti-Gelmini, impone definitivamente una
scuola-miseria che non garantisce piu' neanche l'ordinario
funzionamento degli istituti e riduce drasticamente gli stipendi gia'
miseri dei docenti ed ATA, con il blocco degli scatti di anzianita' e
dei contratti''. Lo denuncia Piero Bernocchi, portavoce dei Cobas
che convoca lo ''sciopero generale della scuola venerdi 15 ottobre con
manifestazioni territoriali contro i tagli di posti di lavoro, di
classi, materie, orario, contro l'espulsione in massa dei precari e per
la loro assunzione stabile, contro la scuola-miseria e per un massiccio
investimento nell'istruzione, per il recupero integrale degli scatti di
anzianita' e dei contratti, contro la 'riforma' delle superiori, le
cattedre extra-large e l'aumento del numero di alunni per classe, che
peggiorano vistosamente la didattica e rubano il lavoro ai precari''.
''Sciopereranno e manifesteranno con noi - avverte Bernocchi - oltre a
tanti docenti ed ATA 'stabili', le strutture dei precari, degli
studenti e dei genitori che sono intenzionate a difendere l'istruzione
pubblica contro il governo della scuola-miseria ma senza fare sconti a
quei partiti del centrosinistra che, quando per due volte furono al
governo in posizione dominante, contribuirono anch'essi
all'immiserimento della scuola pubblica''.
(ASCA)
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