''Un dibattito
importante e delicato come quello sui precari della scuola, se si vuole
essere utili al paese, deve essere improntato alla veridicita' dei
dati''. Cosi' il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini ha
risposto a un'interrogazione del leader dell'Idv, Antonio Di Pietro,
durante il Question Time alla Camera, sui precari della scuola.
''A me spiace doverlo osservare ma l'interpellanza che presentate
contiene una premessa destituita da ogni fondamento'', ha aggiunto il
ministro parlando di un ''maldestro tentativo di far credere al paese
che il fenomeno del precariato, che ha le sue origini negli anni
Ottanta, sia da addebitare a questo governo. Non credo che lei Di
Pietro non sappia che ci sono precari che sono in graduatoria da dieci,
quindici anni o piu''' Sicuramente, ha detto ancora il ministro,
''la nostra Finanziaria ha determinato un piano di razionalizzazione
della pianta organica della scuola di cui ci assumiamo la
responsabilita', ma non porta a un precariato di 100.000 persone. Si
tratta invece di circa 12.000 per il 2009-2010, che non sono poca cosa,
ma questi precari hanno avuto tutti la possibilita' di avere un posto
di lavoro grazie al decreto salva-precari e agli accordi con le
Regioni, qualcuno ha preferito l'indennita' di disoccupazione''.
Infine, Gelmini ha ribadito che per assorbire ''tutti i precari che
abbiamo ereditato ci vorranno anni''. Di
Pietro ha dunque ricordato il caso di Norman Zarcone, dottorando di 27
anni che si e' suicidato per la mancanza di opportunita' di un impiego.
''Lei - ha detto il leader di Idv - non puo' dire che siccome da 20
anni c'e' gente che muore di fame, puo' morire di fame anche se c'e' al
Governo lei.
Lei mente quando dice di aver ricevuto i precari che sono ancora li' ad
aspettarla''.
Il governo, ha concluso, ''compri meno cacciabombardieri e usi piu'
soldi per la scuola. Oggi si parla del precariato della scuola, domani
del precariato in generale perche' voi vi occupate solo dei fatti
vostri''.(ASCA)
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