Il tutto è ancora in beta e molto limitato, la
banda a disposizione non deve essere molta e nonostante una buona connessione si
può attendere anche un minuto prima dello streaming. Le persone che visitano
Speegle possono selezionare una delle tre voci disponibili, due
maschili ed una femminile, facendosi leggere i risultati della ricerca. Possono,
inoltre, scegliere se ascoltare solo il titolo o anche la descrizione di quanto
trovato.
Allo stesso modo, è possibile,anche, ascoltare i sommari delle notizie di
attualità da fonti quali Reuters, BBC, New York Times e altre.
Si tratta di voci un po' metalliche ma, nel complesso, chiare e ben
comprensibili.
Il sito usa una tecnologia chiamata Panavox, in grado di
convertire i testi delle pagine Web in una voce sintetizzata e basata su di un
particolare algoritmo di compressione dei dati che la rende fruibile anche da
chi non naviga con la banda larga.
Gordon Renton, ideatore di Speegle, sostiene che il suo motore
può essere utile a quanti hanno difficoltà di vista o a coloro i quali
desiderano iniziare una ricerca in background mentre fanno altro. Non da meno,
Speegle sta diventando popolare tra le persone che studiano l'inglese in
particolare in paesi come Giappone e Cina.
I promotori del progetto si dicono soddisfatti, anche se ammettono che il
sistema presenta dei piccoli bug. In particolare la lettura non sempre risulta
precisa e la voce è ancora troppo robotica.
Le prospettive sono però entusiasmanti soprattutto per l'utilità che tale
sistema dimostra, in particolar modo verso gli utenti non vedenti.
Dall'altra parte c'è chi sostiene l'inutilità di una simile tecnologia visto che
gli utenti non vedenti utilizzano già appositi sistemi di lettura decisamente
efficaci.
Più fantascientifico è invece il progetto, secondo quanto riportato dal New
York Times, sul quale sta lavorando IBM.
Sembra infatti che il colosso dell'informatica stia sviluppando un particolare
motore di ricerca capace di rispondere alle domande degli utenti.
Basandosi su una tecnologia che analizza la struttura semantica di alcuni
passaggi di testo, il motore di ricerca, chiamato Piquant, è in
grado di dare vere e proprie risposte.
Ad esempio, dopo aver analizzato alcuni articoli riportati dai diversi giornali
del Canada, il sistema è stato in grado di rispondere correttamente alla
domanda: ''Chi è il primo ministro canadese?''.
Infine anche Google è alle prese con una nuova iniziativa
rivolta al mondo accademico. Ad oggi infatti, il n°1 tra i search engine non è
in grado di offrire risultati soddisfacenti agli studiosi che utilizzano
Internet per trovare documentazione specializzata. Il problema sembra essere
stato risolto con il recente rilascio della versione beta di
Google Scholar,
strumento nato appositamente per individuare documenti accademici, ricerche e
testi di studio, meglio di quanto non sappia fare Google.com.
Antonio Piazzolla