È un’assemblea
"per la scuola", e non contro, quella che lascerà chiusi i portoni allo
squillo della prima campanella in molte scuole della Toscana. A Campi
Bisenzio la quasi totalità dei docenti e del personale ATA della
Direzione didattica (1700 alunni) ha deciso di partecipare
all’assemblea indetta nella mattina del 15 settembre da Cgil, Cisl e
Gilda. Ecco le motivazioni.
Si apre un nuovo anno scolastico all’insegna dei tagli di risorse
finanziarie e umane alla scuola pubblica come previsto dall’art. 64
della Legge133/2008. In un triennio, tra docenti e personale ATA,
perderemo in totale 150.000 posti di lavoro. I tagli riguardano, oltre
che il personale, anche il tempo scuola, l’impianto disciplinare, le
risorse finanziarie. Tutto ciò di conseguenza va a danneggiare i
diritti degli alunni all’apprendimento che ne escono gravemente
compromessi.
Le problematiche più evidenti che emergono sono:
• Dequalificazione dell’offerta formativa: diventa
oggettivamente impossibile organizzare laboratori e gruppi di lavoro
finalizzati al sostegno, al recupero, al potenziamento,
all’alfabetizzazione degli alunni extracomunitari (attività
indispensabili in un Circolo dove sono da anni molto accentuati i
problemi legati al flusso migratorio).
Così pure non potranno essere attuati progetti e visite guidate che
arricchiscono il processo formativo degli studenti .
• Gli insegnanti sono costretti a organizzare
l’orario utilizzandole ore della ex-contemporaneità di tutto il Circolo
per garantire il tempo scuola previsto per legge, 27 e 40 ore, e per
mantenere orari settimanali di 30 e 33 ore. Risultano in tal modo orari
spezzati e distribuiti tra un numero elevato di classi che aumenta le
disparità tra i carichi di lavoro dei docenti, con la conseguenza che
in molte classi ci sarà l’intervento di diversi insegnanti che lavorano
soli in un rapporto unicamente frontale. Il modello di docente che ne
risulta è ben lontano da quello di “ maestro unico” promesso alle
famiglie.
Una buona didattica ha bisogno anche di confronto professionale e
progettazione ma questo non è più possibile.
• Diminuzione del tempo scuola poiché le richieste
dei genitori delle 7 classi prime che chiedevano il tempo pieno non
sono state soddisfatte.
• La diminuzione degli insegnanti di sostegno che è
calcolata su parametri quantitativamente astratti, lontani dalle
singole realtà, incide pesantemente sui diritti degli alunni
diversamente abili che si trovano ad avere dedicate un numero ridotto
di ore rispetto a quello che veniva garantito negli anni precedenti
sulla base di precise certificazioni.
• In questo quadro già complesso si assiste inoltre
all’aumento di alunni per classe che da un lato comporta maggiori
difficoltà gestionali e dall’altro non garantisce il livello minimo di
sicurezza dentro la scuola.
• La riduzione drastica del personale ATA inoltre non
assicura i servizi essenziali di assistenza, accoglienza e sorveglianza
necessari alle diverse tipologie di scuola creando situazioni di
effettivo rischio.
La scelta della quasi totalità dei docenti e non docenti del Circolo di
partecipare all’assemblea sindacale provinciale del 15 Settembre 2010,
primo giorno del nuovo anno scolastico, ha tra le altre motivazioni
quella di rendere evidente la situazione esposta, nella convinzione che
la scuola pubblica debba essere di qualità ed adempiere alla funzione
che la Costituzione le ha assegnato.
DOCENTI E NON DOCENTI DEL CIRCOLO DIDATTICO DI CAMPI BISENZIO
paola.zanobetti@inwind.it