8 ottobre
mobilitazione nazionale
Gli studenti, i docenti, i dirigenti scolastici e tutti i lavoratori
della scuola, lontani dalla propaganda del governo e dai media
compiacenti, vivranno quest'anno la vera riforma epocale della Gelmini:
una scuola senza fondi, nella quale regna il caos dovuto alle cattedre
e alle ore di lezione tagliate da questo governo. Per questo oggi
saremo davanti alle scuole di molte città (Cuneo, Vercelli, Siena, La
Spezia, Roma, Napoli, Salerno, Reggio Calabria, Catania, e molte altre)
per volantinaggi e flash-mob appena questo primo giorno di scuola sarà
finito.
“Vogliamo informare e far crescere un movimento di protesta in tutto il
paese - afferma Marco Grandinetti, portavoce nazionale della
Federazione degli Studenti. “Per questo già dal primo giorno di scuola
vogliamo far sapere che il tetto delle 50 assenze introdotto quest'anno
e buono per qualche ‘velina’ sui giornali, non può fermare un movimento
studentesco che oggi più che mai deve farsi sentire, con le piazze e
con i contenuti. L'8 ottobre saremo in piazza per chiedere strumenti e
opportunità - conclude Grandinetti – perché, a dispetto di chi vuole
dipingerci come conservatori dell'esistente o come professionisti
dell'opposizione strumentale, siamo solo una generazione che chiede di
poter studiare e che vuole per l'Italia un futuro sostenibile, che non
si basi sulla riduzione dei diritti dei lavoratori e sull'impoverimento
del sistema formativo e di ricerca”.
Le manifestazioni già confermate si terranno a Catania, Messina, Reggio
Calabria, Taranto, Bari, Napoli, Salerno, Avellino, Campobasso, Roma,
Siena, Prato, La Spezia, Genova, Cuneo, Torino, Vercelli, Asti, Lodi,
Pavia, Varese.
(da Comunicati Pd)
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