Continuano proteste, dopo i precari
oggi tocca studenti. Previsti volantinaggi e manifestazioni:alle 15,30
sit-in al Miur
Dopo i precari, che ieri per alcune ore hanno creato disagi al flusso
sullo Stretto dei Messina, oggi è la volta degli studenti: in
corrispondenza con il ritorno sui banchi in 10 regioni italiane, nel
corso della giornata alcune associazioni studentesche hanno promesso
che attueranno diversi volantinaggi, esposizioni di striscioni,
manifestazioni e sit-in per ribadire il loro no agli 8 miliardi di euro
sottratti al comparto con la finanziaria del 2008. L'intenzione delle
associazioni è di non dare "tregua a questo governo: saremo in prima
linea - ha detto Monica Usai, dell'Unione degli studenti - contro i
tagli agli organici e al piano di offerta formativa, per opporci
all'idea della Gelmini di una scuola svuotata di senso, fabbrica di
precarietà e individualismo". Per questo nel primo giorno di scuola
porteremo "avanti le nostre battaglie assieme agli insegnanti, ai
precari, ai genitori e a tutti coloro che hanno a cuore la scuola
pubblica italiana".
Studenti in aula e precari in piazza contro ministro Gelmini.
Volantinaggi e manifestazioni:alle 15,30 sit-in al Miur
(IAMM) In molte Regioni d'Italia questa mattina migliaia di studenti
sono ritornati tra i banchi di scuola per iniziare il nuovo anno
scolastico. E se tanti ragazzi avrebbe preferito ancora qualche
settimane di vacanza, il copro docenti precari invece si è già messo
all'opera per protestare contro le iniziative sui tagli (fino a 130
mila posti per docenti e personale ata) proposte dal Ministro
dell'Istruzione Maria Stella Gelmini. Ciò che lamentano i precari sono
i tagli agli organici che arrivano. http://www.italia-news.it
. Migliaia di precari si sono dati appuntamento nella giornata di
ieri per far sentire la propria voce e manifestare contro il Ministro.
I manifestanti hanno invaso lo Stretto di Messina per circa due ore;
"invadiamo lo stretto, un ponte per la scuola", questo il titolo
dell'azione dimostrativa con l'unico scopo di mettere in risalto quello
che è la situazione di migliaia di insegnanti precari che restano a
casa senza lavoro.
I precari hanno fatto sapere che "è
solo l’inizio"; prossima tappa della loro protesta sarà per venerdì 18
settembre a Palermo.