Gentile Dott. Max Bruschi,
Così’ come sollecitato dall’associazione Professione Insegnante, il
personale ATA pone alla sua attenzione e per il suo tramite
all’attenzione del Ministro della P.I. Maria Stella Gelmini la seguente
proposta da tradursi, così come per i docenti, in un provvedimento
legislativo sulla trasformazione, in occasione del prossimo
aggiornamento, delle Graduatorie Provinciali Permanenti ATA in
Graduatoria Nazionale ad esaurimento. ( GEN).
Confidando nella sua sensibilità, riteniamo di grande respiro tale
ipotesi per garantire a migliaia di precari ATA, maggiori soluzioni,
prospettive concrete di stabilizzazione, affinché la stessa si traduca
in proposta di legge.
Il GAP Nord - Sud, non consente di pensare diversamente e la necessità
di una occupazione stabile, diventa una priorità da non poter
sottovalutare, per potersi garantire un futuro meno precario.
Una soluzione potrebbe essere proprio una GEN valida per le immissioni
in ruolo, proprio per via della specificità delle stesse Graduatorie di
essere appunto “AD ESAURIMENTO”, con la possibilità di poter esprimere
più opzioni secondo un personale ordine di gradimento:
sulla Prov. di residenza;
sulle Prov. della Regione di residenza;
sulle Prov. di alcune Regioni;
su tutto il territorio nazionale.
Fatte salve tutte le proposte dell’Associazione Professione Insegnante
inviate precedentemente a questo Consorzio, che rappresentano la
sintesi di numerose esigenze non solo del Personale Docente, ma
anche del personale ATA, che condivido nella forma e nella sostanza,
invito il Dott Bruschi a dare l’inp out necessario, affinché tali
proposte giungano in sede ministeriale per i dovuti approfondimenti,
coinvolgendo i Sindacati, le forze politiche e sociali per una
necessaria concertazione che spero si concretizzi nei fatti che tutti
si aspettano.
Tale ipotesi, nell’eventualità di rivedere gli organici del Personale
Docente ed ATA, consentirebbe tra l’altro all’attuale esecutivo di
allinearsi con anticipo a quanto stabilito e previsto dalla normativa
comunitaria in materia di stabilizzazione del personale della scuola,
(Direttiva 1999/70/CE recepita dal D. Lgs. 368/01), oggetto di numerosi
contenziosi tra personale precario e MIUR, aventi per oggetto
l’equiparazione dei diritti del personale a tempo determinato al
personale a tempo indeterminato, la stabilizzazione a chi è precario da
almeno tre anni, la perdita di chance da lavoro, il risarcimento del
danno morale e materiale.
In tal senso é notizia di oggi, la richiesta avanzata dal TAR Palermo
al MIUR e sedi periferiche, che chiede chiarimenti sull’effettiva
osservanza dei principi europei e nazionali in virtù dei quali, dopo 36
mesi, lo Stato ha l’obbligo di assumere i lavoratori.
Confidando nel suo impegno e in uno spirito di sano confronto la
ringraziamo anticipatamente.
Distinti saluti,
Mario Di Nuzzo