Cattedre, nessun taglio previsto nell'anno scolastico 2005-06 No del Miur al doppio punteggio Nei prossimi giorni il Miur pubblicherà l'ordinanza relativa agli organici di diritto per l'anno scolastico 2005-2006. Possiamo anticipare che dai primi sondaggi risulta che nella nostra provincia non dovrebbero esservi riduzioni di posti, tranne quelli derivanti dalla diminuzione degli alunni causata dal decremento delle nascite. Salvo imprevisti, quindi, non dovrebbero verificarsi i paventati «tagli» di cattedre. Attendono anche i docenti precari che sono stanchi di fare i pendolari da una scuola all'altra. Dopo tanti anni di servizio con contratti a tempo determinato chiedono, con giustificati motivi, che il Governo - il quale ha dato incarico al ministro della Pubblica istruzione e ai suoli colleghi dell'Economia e della Funzione pubblica - renda noto ufficialmente il piano pluriennale di immissione nei ruoli dei docenti e personale Ata precario a partire dal prossimo anno scolastico 2005-2006. Infine, come conferma il segretario provinciale dello Snals Giovanni Tempera, non avranno il punteggio doppio gli insegnanti che hanno prestato servizio nei cosiddetti Comuni di montagna. Contro il punteggio doppio si sono schierati molti docenti catanesi che hanno vinto ricorsi al Tar. Il Miur infatti ha riconosciuto l'illegittimità di tali privilegio, basti pensare che vi sono stati insegnanti che hanno preferito prestare servizio in paesi di montagna pur di avere il doppio punteggio, tralasciando la possibilità di poter insegnare vicino alla propria abitazione. Insomma, un provvedimento giuridicamente imperfetto. Il punteggio doppio quindi sarà eliminato a partire dal prossimo anno scolastico. A tal proposito si è in attesa che il Miur pubblichi il decreto di aggiornamento delle graduatorie permanenti, togliendo il «premio» non più riconosciuto a coloro che ne avevano usufruito. Il punteggio doppio resterà confermato solo ai docenti che prestano servizio negli istituti scolastici penitenziari e presso le scuole elementari di montagna ai sensi della legge del 1954. MARIO CASTRO