E' molto importante
riuscire ad avere una NOTA SCRITTA che ci dia un minimo di
certezza il più presto possibile.
Abbiamo
fatto richiesta all'Assessore Centorrino di fare chiarezza su questo
problema così come lo avevamo chiesto in precedenza alla Dott.ssa
Monterosso e al Dott. Leanza, ma nessuna risposta definitiva è stata
ancora data se non qualche blanda rassicurazione verbale che non offre
certezza e non comprendiamo il perché di questo silenzio.
Due sono stati i canali configurati dal MIUR per consentire ai docenti
rimasti senza incarico di lavorare e maturare il punteggio nel biennio
scolastico 2009/2011:
1° Le graduatorie prioritarie distrettuali del SALVA-PRECARI
che avrebbero dovuto offrire un canale preferenziale per le supplenze
nelle scuole
e che, tuttavia, essendo state stilate ad anno scolastico inoltrato,
dopo che i Dirigenti scolastici avevano assegnato la maggior parte
delle supplenze medio-lunghe
da graduatorie di istituto, non hanno permesso a molti docenti,
inseriti a pieno titolo
nelle graduatorie prioritarie, di essere convocati per supplenze.
2° I progetti derivanti dall'accordo MIUR-REGIONI,
finalizzati a realizzare attività di
integrazione alla didattica,
con particolare attenzione agli alunni diversamente abili e a rischio
marginalità sociale,
che avrebbero dovuto essere l'estrema salvezza per i docenti che non
erano riusciti
ad essere destinatari né di incarichi, né di supplenze.
Tali progetti si sarebbero dovuti svolgere in due annualità: uno per il
2009/2010
ed il successivo per il 2010/2011.
Questo secondo strumento – che avrebbe dovuto utilizzare, come risorsa
disponibile
per la prima annualità, i docenti che, dopo aver ricevuto un incarico
di supplenza annuale
nell'anno scolastico 2008/2009, non lo hanno ottenuto nel 2009/2010
e soltanto in seconda istanza, per i posti residuati, anche i docenti
privi di questo requisito –
non ha prodotto in Sicilia i risultati sperati per i ritardi accumulati
dalla Regione siciliana
che hanno fatto slittare enormemente i tempi di esecuzione dei progetti
in questione.
La Sicilia sembra essere l’unica regione in cui i progetti previsti per
l’anno scolastico 2009/2010
verranno attuati a cavallo tra due anni scolastici perché non sono
partiti in tempo utile
per poter consentire ai docenti di svolgere le 300 ore previste entro
il termine delle attività didattiche.
Questo perché - nonostante i posti a progetto siano stati assegnati
nelle convocazioni
di febbraio/marzo 2010 - la maggior parte dei contratti sono stati
firmati dai docenti
(non per loro negligenza) soltanto a fine maggio e altri, addirittura,
potranno firmarli a settembre.
Inoltre, se alcuni docenti della scuola primaria e media di I grado
hanno potuto svolgere alcune ore,
i docenti di scuola media di II grado dovranno realizzare i progetti
riferibili alla prima annualità
interamente nell’anno scolastico 2010/2011.
Questa imprevista e anomala situazione ha creato una grande confusione
che lascia irrisolti
alcuni interrogativi che non hanno trovato fin’ora risposta nelle
contraddittorie informazioni verbali
che sono state fornite in diverse occasioni da soggetti diversi.
1. Poiché i progetti sono stati assegnati
alle convocazioni di febbraio/marzo 2009
ma
non si sono potuti attuare durante l’anno scolastico 2009/2010,
i
docenti rimarranno vincolati durante l’anno scolastico 2010/2011?
Oppure no?
Cosa accade se un docente lascia il progetto con l’inizio del nuovo
anno scolastico 2010/2011
per
qualcosa di più favorevole a livello di garanzie retributiva,
contributiva, etc.?
- ad es. incarico annuale dagli USP
- supplenza medio-lunga da qualsiasi tipo di scuola provenga (statale,
regionale o provinciale).
Incorre in eventuali sanzioni per uno dei due anni scolastici
considerati?
Se potrebbe sembrare ovvio che il punteggio per l’anno scolastico
2010/2011 verrebbe maturato comunque, accettando un nuovo eventuale
incarico dagli USP, rimane irrisolto l’interrogativo
per l’anno scolastico 2009/2010 cui sarebbe riferito il progetto anche
se realizzato l’anno dopo.
Un accordo siglato a vantaggio dei docenti in alcun modo dovrebbe
diventare per gli stessi
un contratto capestro che, vincolandoli li danneggi deprivandoli della
possibilità di lavorare
per l’intero anno scolastico. Qualora, invece, questo vincolo dovesse
sussistere
coloro che svolgeranno la prima annualità, potranno avere un canale di
accesso preferenziale alla seconda
per consentire agli stessi docenti cui verrebbe interdetto di accettare
altri incarichi da parte degli USP o dai Dirigenti scolastici di
accedere di diritto?
La possibilità di lasciarli, ovviamente a partire da settembre e non
entro il 31 agosto
- data entro la quale si sono impegnati accettando i progetti alle
convocazioni che ci sono state
nei vari USP siciliani tra febbraio e marzo 2009 - dovrebbe derivare
proprio dal fatto che
lo sforare nel nuovo anno scolastico non è dipeso da loro, ma dalla
lentissima burocrazia
che ne ha impedito lo svolgimento entro il 2009/2010.
Dunque il punteggio dell'anno scolastico 2009/2010 per coloro che erano
inseriti
nelle graduatorie distrettuali prioritarie del salva-precari dovrebbe
essere salvaguardato
anche se si lascia il progetto, per un incarico più favorevole,
altrimenti accadrebbe che
per lavorare soltanto 3 mesi con una retribuzione “lorda” di circa
7.000 euro
sarebbero costretti a rinunciare a un incarico annuale garantito
riguardo ai contributi,
ai congedi per malattie, nonché ai requisiti per maturare l'indennità
di disoccupazione etc.
2. Qualora compatibili a livello
orario/organizzativo sarà possibile conciliare lo svolgimento di tali
progetti
con
eventuali supplenze che dovessero sopravvenire a partire da Settembre
2010?
Oppure gli uni escludono le altre e viceversa in un tassativo out-out?
3. Come va computato il punteggio? Dato
che la retribuzione non è mensile ma oraria,
si
deve tenere conto del numero di ore svolte nei due diversi anni
scolastici
su
cui si dispiegano le attività riferite a tali progetti dunque, con una
proporzione matematica,
ad
es. per ogni 50 ore 2 punti per un max di 12 punti per 300 ore?
Oppure si deve tenere conto dei mesi calcolando per ciascun mese 2 punti
per
un max di 12 punti in 6 mesi a prescindere dalle ore effettivamente
svolte nei singoli mesi?
4. Infine, quali sono i compiti previsti
per i docenti specializzati di sostegno destinatari dei progetti
che dovranno concentrare la loro attività in un tempo decisamente più
breve di quello stabilito
nell’iniziale accordo? Si devono occupare di integrazione affiancando i
docenti curriculari?
o di discipline specifiche da soli senza la compresenza dei docenti
curriculari
magari in attività extracurriculari con gli alunni diversamente abili o
a rischio marginalità sociale?
Sarebbe di fondamentale importanza, attraverso una NOTA SCRITTA
chiarificatrice
prima che vengano avviate nelle varie province le convocazioni relative
all’anno scolastico 2010/2011,
offrire risposte chiare ed esaustive nonché certezza e garanzie ai
docenti precari impegnati
e da impegnare in tali progetti, poiché se gli stessi fossero stati
avviati nei tempi dovuti
non sarebbero sorte tutte le problematiche descritte e i docenti
avrebbero potuto svolgere
i 180 giorni di servizio di quest’anno per poter accedere senza alcuna
penalizzazione,
da settembre prossimo, ai progetti previsti per la seconda annualità.
Ovviamente nel rispondere si devono considerare due diverse situazioni:
quella dei docenti inseriti nelle
graduatorie prioritarie distrettuali del salva-precari
che dovrebbero, a rigor di logica, aver
maturato il punteggio dei 12 punti
a prescindere dallo svolgimento o meno
del progetto
e quella dei docenti che in tali
graduatorie del salva-precari non sono inseriti,
i quali per maturare il punteggio dovranno necessariamente avere svolto
o svolgere
ore o mesi di servizio attraverso supplenze o il progetto stesso.
Liella Stagno
liella@alice.it