Nell'anno
scolastico che sta per cominciare "non si guardi ad altri interessi che
non siano quelli dei ragazzi", "non si sfrutti il loro nome per
richieste e pretese, per quanto comprensibili. Non si faccia carriera
sulla loro pelle". Il che vale "per il Ministro, e per ogni adulto che
ha una funzione nella scuola". Il duro monito è contenuto in un
editoriale del giornale dei vescovi Avvenire, che esce all'indomani
della conferenza stampa del ministro Maria Stella Gelmini.
La signora ministro - afferma l'articolo - ha affrontato con gagliarda
e dunque controversa volontà riformatrice sia l'Università che la
scuola. Una partita personale e politica su cui sta scommettendo
molto". Sulla quale il giudizio dei vescovi rimane sospeso. Nonostante
gli sforzi, infatti, anche per "interessi corporativi" e i "molti
problemi lasciati per strada" "anche quest'anno il panorama dell'avvio"
del nuovo anno scolastico appare - a giudizio di Avvenire - "confuso e
pieno di ombre".
"Speriamo - auspica l'articolo - che prevalga in tutte le parti la
buona volontà di salvaguardare l'essenziale", e di evitare, anche e
soprattutto "là dove le condizioni non sono buone" che "si esacerbi il
tutto, ma si faccia in modo che i bambini e i ragazzi non patiscano
maggiore disagio".
In giro - osserva Avvenire - "ci sono un sacco di furbastri che campano
sulla e nella scuola e però dei ragazzi gliene interessa assai meno del
giusto". Mentre "trattare male la scuola - avverte il giornale dei
vescovi - è "il reato più grave oggi in Italia", oltre che un peccato
ignominioso. E chi lo fa meriterebbe di essere portato davanti ad un
"plotone di esecuzione" di ragazzi armati di "pistole ad acqua,
elastici, schioppi di legno o mitragliette con i suoni elettronici". Un
plotone che, a guardare come vanno le cose "sarebbe schierato dalla
mattina alla sera".
PRECARI ROMA, STOP A SCIOPERO FAME MA RILANCIAMO
I due precari della scuola in sciopero della fame e in presidio davanti
a Montecitorio, Caterina Altamore e Giacomo Russo, smetteranno il
digiuno: "La nostra però non è una resa, rilanciamo. Abbiamo bisogno di
recuperare le forze per parlare alla gente e organizzare una protesta
nazionale". Un presidio, da oggi anche con un camper, nella piazzetta
della Camera, rimarrà almeno fino all'8 di settembre quando i precari
hanno convocato un'assemblea.
NAPOLI: PRECARI DOPO NOTTE IN TENDA,NON CE NE ANDIAMO
"Non ci muoveremo da qui". Lo assicurano i precari che hanno trascorso
la notte in tenda davanti alla sede della direzione scolastica
regionale della Campania a Napoli. Sono una quarantina, tra docenti e
personale amministrativo, che hanno allestito anche un gazebo e sono
muniti di generi di conforto: annunciano la volontà di continuare a
dormire davanti alla sede del Provveditorato fin che non ci sarà uno
sbocco alla loro situazione. Tra i più colpiti dai tagli, secondo
quanto riferiscono alcuni portavoce, gli insegnanti di sostegno con
1200 tagli.
FRIULI: MALORE PER MAESTRA CHE DIGIUNA
La maestra precaria Maria Carmela Salvo, che da tre giorni digiuna e
dorme nella sua automobile nella piazza di Maniago (Pordenone), ha
avuto stamani un piccolo malore. Non riuscendo a trovare il suo medico
di famiglia, è stata costretta a chiedere l'intervento del 118
dell'ospedale di Maniago che, giunti sul posto, dopo averla visitata e
trovata in condizioni di grande debolezza, le hanno chiesto di seguirli
in ospedale. La maestra, come aveva peraltro annunciato, si è rifiutata
di andare in ospedale e ha assicurato che si idraterà "al meglio
assumendo - ha detto - grandi quantitativi di zuccheri, come prescritto
dal medico l'ha visitata. In ogni caso - ha concluso - da qui non mi
muovo".
(Da L'Unità)
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