I nodi dei tagli
nella scuola vengono al pettine. Per le classi di conseguenza
soppresse, talora senza nemmeno avvertire i genitori. Quindi studenti
che a sopresa non troveranno più i loro compagni, i loro insegnanti, la
loro aula, nseritiin contesti diversi a continuare gli studi con metodi
e strumenti diversi. E chi pagherà questo scotto? Chi, ad esempio, si
farà carico del fatto che nella nuova classe si dovranno cambiare anche
i libri di testo? Una preoccupazione di cui si sono fatti
interpreti anche il coordinamento genitori denocratici e alla
Federconsumatori che con un comunicato diffuso oggi affermano: “A pochi
giorni dalla riapertura, dilaga ancora il caos nella scuola. Si stanno
verificando, infatti, situazioni incresciose, che provocano alle
famiglie gravi disagi soprattutto dal punto di vista economico, ma
anche in termini di sicurezza legati al numero massimo di alunni
ammessi per ogni classe”.
Ci risulta che alcune scuole, senza preavviso, hanno deciso di
sopprimere delle classi, comunicandolo solo a ridosso dell’apertura. I
genitori, che si erano organizzati preventivamente nell’acquisto dei
libri, oggi si ritrovano, così, in possesso di testi inutilizzabili,
che le librerie non vogliono cambiare né rimborsare”. Duro il commento
espresso dalla vicepresidente di Federconsumatori Rita Battaglia:
“Questa situazione è intollerabile. I tagli alla scuola inevitabilmente
comportano difficoltà delle famiglie, ma, cosa ancora più grave,
rischiano di paralizzare lo sviluppo economico e sociale del nostro
Paese, che, a causa della scelta di non puntare sul suo futuro, perderà
terreno sul piano della competitività globale”. Giù avanzata una
richiesta per un incontro col ministro Gelmini. Mentre ai genitori
vittime di questi disagi si chiede di conservare la documentazione per
ogni possibili azione di rivalsa.(di Augusto Pozzoli Il Fatto)
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