Uno
sciopero bianco delle istituzione del Nuorese e un'assemblea pubblica a
Nuoro l'8 settembre prossimo sono le iniziative proposte dal presidente della Provincia, Roberto Deriu,
contro la politica scolastica che mette a rischio il diritto
all'istruzione nelle zone montane.
La Giunta provinciale esprime
forte preoccupazione per i gravi disagi alle famiglie e agli
studenti del territorio conseguenti all'applicazione della legge di
riforma della scuola, i cui parametri minimi degli iscritti per classe
mettono a rischio il mantenimento di diversi corsi di studio e degli
stessi istituti
Per discuterne con istituzioni e parti economiche e sociali del
territori, Deriu ha convocato un'assemblea pubblica l'8 settembre
prossimo alle 9.30 nella sala del Consiglio provinciale. "In questo
momento in tutti gli istituti superiori della provincia di Nuoro,
compresi quelli delle zone montane, abbiamo registrato il numero minimo
di iscritti, necessario per consentire l'attivazione delle classi", ha
denunciato il presidente della Provincia. "Nonostante questo il
ministero oggi si rifiuta di avviare i corsi a causa della mancanza di
insegnanti, la cui assegnazione non e' stata stabilita sulla base degli
alunni effettivamente iscritti. Il ministero ha deciso di chiudere
comunque le classi e di non adeguare l'organico di diritto a quello di
fatto, nonostante i parametri di iscrizione richiesti siano stati
raggiunti, grazie anche ai bonus che la Provincia di Nuoro ha erogato
per le iscrizioni alle prime classi nelle scuole delle zone montane".
"Chiediamo che l'intera provincia si ribelli rispetto a questa
imposizione di tagli mostruosi sul sistema della pubblica Istruzione",
ha detto Deriu. "Non a caso abbiamo scelto una data simbolo, quella
dell'8 settembre, per protestare contro lo sfascio della scuola. E' una
battaglia di tutti e dobbiamo combatterla insieme". (AGI).
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